L'intelligenza artificiale ha imparato a comporre melodie musicali

Tecnologia
Il ricercatore del Politecnico di Losanna Florian Colombo e il coordinatore del progetto Wulfram Gerstner (foto: Politecnico di Losanna)
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L'esperimento al Politecnico di Losanna: grazie a un nuovo algoritmo per la prima volta sono stati realizzati brani compiuti. Potrebbe essere il capostipite di futuri compositori “in tempo reale”

L'intelligenza artificiale può comporre musica imitando stili e generi diversi fra loro, ma senza plagiare alcun brano. Il prototipo del “compositore artificiale” è stato realizzato al Politecnico di Losanna.

Un nuovo algoritmo

Il nuovo algoritmo sviluppato dai ricercatori svizzeri è stato chiamato proprio “Deep Artificial Composer” (Dac) ed è in grado di generare melodie del tutto inedite, inizialmente nello stile delle musiche folcloristiche irlandesi o dell'est Europa (klezmer): musiche autentiche, del tutto simili a quelle di un compositore in carne ed ossa. I risultati del progetto erano stati presentati in anteprima alla conferenza internazionale sull'intelligenza artificiale “Evostar” che si è svolta ad Amsterdam ad aprile.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">Un algorithme de l&#39;EPFL compose des mélodies authentiques d’un style de musique choisi <a href="https://t.co/eOsRdlZaCl">https://t.co/eOsRdlZaCl</a> <a href="https://t.co/eZvhnUHimn">https://t.co/eZvhnUHimn</a></p>&mdash; EPFL (@EPFL) <a href="https://twitter.com/EPFL/status/883230400218378241">7 luglio 2017</a></blockquote>

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Come funziona il compositore artificiale

Il Dac di fatto produce delle partizioni musicali, senza generare file audio. “È in grado di comporre melodie complete e inedite (qui un esempio), con un inizio e una fine, e con le caratteristiche del genere musicale scelto”, spiega il ricercatore Florian Colombo, tra quelli che – sotto la guida di Wulfram Gerstner, direttore del Laboratorio di Neuroscienze informatiche del Politecnico – hanno sviluppato la nuova Ai. Il suo algoritmo permette al Dac di evitare di utilizzare la teoria musicale, facendo sì che determini le proprie “regole” sulla base delle melodie già esistenti di ogni genere. “Il Dac ci fa intravedere anche come funziona il cervello umano – spiega Gerstner – per creare musica c'è bisogno che i neuroni abbiano una memoria su diverse scale temporali. La capacità, anche del cervello, di conservare un'informazione nel tempo è un aspetto chiave del processo di composizione musicale”.

Sviluppi futuri dell'Intelligenza artificiale

Finoral'Intelligenza artificiale può realizzare opere d'arte, ad esempio, o riconoscere gli odori, e a dire il vero era già in grado anche di comporre musica. Ma, come sottolinea lo stesso Colombo, “è la prima volta che dei neuroni artificiali producono delle melodie intere e convincenti”. Il compositore artificiale – che al momento è ancora un progetto allo stadio preliminare – potrà in futuro creare istantaneamente musica per molteplici strumenti. Diverse saranno anche le applicazioni: dalla composizione di brani per i videogiochi all'aiuto ai compositori di musica.


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