Spark, il drone da selfie che si controlla con i gesti

Tecnologia
Spark in un fotogramma del video di presentazione ufficiale (account YouTube di DJI)
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DJI, società cinese e leader mondiale del settore, ha lanciato un velivolo leggero e di dimensioni molto contenute che può essere gestito a distanza con le mani

La famiglia dei droni si allarga. DJI, società cinese leader nel settore, ha lanciato Spark, un velivolo che atterra su una mano e si muove governato dai gesti. È pensato, sin dal design, per un pubblico giovane e si propone come il dispositivo perfetto per ottenere selfie di grande qualità.

Le caratteristiche di Spark

Spark è un drone molto compatto e leggero. Pesa appena 300 grammi e le sue dimensioni (143x143x55 mm) somigliano più a quelle di uno smartphone che a quelle di un oggetto volante. Questo stile non deve però ingannare: Spark non è un "giocattolo", ma un dispositivo in grado di raggiungere una velocità massima di 50 km/h e di decollare e salire verticalmente percorrendo 3 metri al secondo, e può essere guidato anche a 100 metri di distanza. Anche se è meglio non esagerare nell'utilizzo: l'autonomia è infatti di 16 minuti. Un tempo ridotto che sottolinea l'obiettivo di questo drone: compiere voli brevi (se non brevissimi) per scattare foto efficaci e realizzare filmati di durata limitata. La fotocamera integrata è da 12 megapixel, produce foto da 3968×2976 pixel e video in full hd con una risoluzione da 1920×1080.

La strategia di DJI

Le eliche sono quattro, circondate all'occorrenza da barriere protettive. Il drone è concepito per essere gestito molto da vicino: può essere guidato con un telecomando o con lo smartphone, ma può anche atterrare su un mano ed è in grado di riconoscere i gesti, muovendosi nella direzione da loro indicata. Il prezzo, 499 dollari, è contenuto rispetto a quello di altri droni DJI: la società cinese, dominatrice del mercato nel settore consumer, sta tentando così di allargare l'accessibilità ai propri prodotti. E lo sta facendo proprio con la creazione di droni in fasce di prezzo differenti e soprattutto creando dispositivi sempre più facili da usare. Lo scorso settembre ha ad esempio lanciato Mavic Pro, una sorta di fratello maggiore di Spark: il costo è superiore (quasi mille dollari), ma ha la stessa capacità di riconoscere i gesti e la stessa maneggevolezza, potendo essere guidato senza una formazione specifica. Questo è l'obiettivo di DJI: trasformare i droni ad alte prestazioni in oggetti pronti per l'uso del grande pubblico.   

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