Tattoo Artist of the Year, Neena ovvero l'intimità in 13 tatuaggi

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Fabrizio Basso

Neena (foto di Francesca Chiari)
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Ultimo atto per Tattoo of the Year: l'appuntamento è su Sky Uno domenica 18 febbraio alle ore 21.15. Nell'attesa abbiamo conosciuto Neena, giovane artista toscana che col suo elettro/soul/blues sta lasciando un segno nella musica. E ha 13 tatuaggi e una sua filosofia. L'INTERVISTA

(@BassoFabrizio)

Il coraggio di chiamare il proprio disco Tutto, il coraggio di fare il primo tatuaggio a 13 anni, il coraggio di mixare l'elettronica con il soul e il blues. La temeraria è Neena, giovane artista toscana, che dimostra, col suo carattere, come si possano inseguire e realizzare i sogni. La abbiamo intervistata, per parlare di musica e tattoo, aspettando l'atto finale di Tatto of the Year, in programma su Sky Uno domenica 18 febbraio alle ore 21.15.

Neena quando ha realizzato il primo tattoo?
Avevo 13 anni e si tratta di una farfalla sulla spalla. Ma non è stato facile.
Perché?
I miei genitori non volevano e io ogni sera gli facevo trovare sul letto il disegno della farfalla. Li ho presi per sfinimento.
Era così importante?
Certo, come tutti gli altri. La farfalla poi è simbolo di libertà. Ho bisogno di sentirmi libera. Poi ho anche tutuata un'ancora che rappresenta le radici.
Quasi un doppio.
Ci sta. La libertà si contrappone alla sensibilità.
Certo che quella pistola sul polso un po' inquieta.
Se piego il braccio nel giusto modo sembra puntata in testa. In realtà rappresenta la mia esigenza di essere sempre diretta.
Sulla gamba cosa ha?
La frase dei Pink Floyd another brick in the wall: ogni delusione è un mattone, il muro si alza ma non chiude al futuro.
Sul braccio c'è Be Here Now, essere qui ora.
In un anno ho attraversato tre situazioni che mi hanno visto perdere amici. Una di loro è morto nell'incidente stradale del pulmann in Spagna. Era là per il progetto Erasmus, La frase significa: sii ora te stesso, devi esserlo sempre.
Arriveranno altri tattoo?
Ogni giorno vivo nuove esperienze, nuove emozioni. Non mi fossilizzo. Ne ho in programma altri.
L'ultimo?
Un ciglio bianco, che è la cover di Tutto: sulla pelle sembra quasi trasparente.
Si è mai pentita?
Assolutamento no. E spero di non farlo mai.
Se un domani sua figlia tredicenne le chiedesse di accompagnarla a fare il suo primo tattoo?
La reazione cambia molto da persona a persona. Da mamma le spiegherò che è una cosa per sempre e che deve farlo per lei e non per farlo vedere.
Che è una regola cardine.
Io ne ho 13, alcuni sono in zone intime. Quindi sono invisibili al mondo. E' la conferma che li faccio per me e non per esibizionismo.

Perché chiamare un disco Tutto?
Stavo lavorando col mio produttore Stiv Tirella, mi ha chiesto quale è il brano che amo di più. Io che sono deciso sono rimasta spiazzata, gli ho risposto...tutto...ed è diventato il titolo.
Elettronica, blues e soul: che coraggio mescolarli.
Non è un abbinamento studiato. Io non canto da molto, vengo dalla danza, ero nella squadra nazionale di ballo hip hop. Passo da sonorità anni Cinquanta alla techno più pesante e qui sono le radici del mio sound. Inoltre mi impegno a fare capire che l'elettronica non è solo roba da discoteca. Ci può stare una voce, un ritmo rallentato. Io in concerto vado con un deejay per poter essere libera senza snaturarmi.
Perché Neena?
Il mio nome è Irene. Ho iniziato presto a parlare e se mi chiedevano come mi chiamo rispondevo Nena. Ci ho voluto aggiungere una e.
C'è un brano che si intitola Irene.
E' il primo pezzo scritto per me da Stiv: ci stavamo ancora conoscendo. Io mi nutro di musica da quando ho 4 anni.
Il suo precedente disco è Red Lips.
Lo ho fatto con un produttore con quale poi non ci siamo trovati. Ero accecata dalla voglia di fare. C'erano più cover che inediti. In quella fase ho sfiorato la depressione.
Una canzone di Tutto si intitola Nel Frigo: cosa c'è nel suo?
Tanta frutta e verdura. E buona birra.
Un'altra è Bruttabitudine.
Le brutte abitudini sono stare male per colpa delle persone. Io sono forte è decisa ma troppo sensibile e spesso l'equilibrio tra questi deu elementi non è facile da raggiungere. La ho scritta io, è una storia d'amore, di un amore che non esiste.
Canta che hanno rubato Dio: fosse chiamata lei a sostituirlo che farebbe?
Io sono poco religiosa, cerco un mio Dio personale. Instillerei nella gente forza interiore e aprirei un questionario su dove si può trovare Dio. Punteremo molto su questa canzone.
Un'altra canzone è Grazie: c'è qualcuno cui deve gratitudine?
La ho scritta io. Non a molti devo dire grazie. Di certo a Stiv e a Francesca Chiari, due persone che il destino mi ha mandato quando stavo male, quando la depressione era un angelo sulle mie spalle. Ci sono sempre stati. Hanno fermato la mia caduta libera.
un ultimo pensiero?
Il tattoo che ho sulla spalla, una frase di Lady Gaga: Find your freedom in the music, trova la tua libertà nella musica.


 

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