L'intervista a Barbara Tonini, veterinario nutrizionista

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Abbiamo intervistato la conduttrice del programma dedicato all’alimentazione di cani e gatti “Kitchen Bau & Miao”, in onda su Sky Uno, per saperne di più sulla dieta dei nostri amici a quattro zampe, e non solo. Leggi l’intervista e non dimenticare che dal 22 luglio all’8 agosto Sky Uno +1 (canale 109), diventa Sky Uno Loves Animals, la casa degli animali.

di Barbara Ferrara

 

Nel programma Kitchen Bau & Miao, Barbara Tonini, professione veterinario nutrizionista, ci ha insegnato a cucinare dei veri e propri piatti gourmet per i nostri amici animali, ci ha dato utili suggerimenti su come capire le loro esigenze e alimentarli in maniera sana ed equilibrata. Con la sua professionalità e la giusta dose di ironia ci ha aperto un mondo. L’abbiamo intervistata per conoscerla più da vicino e per scoprirne di più sui nostri compagni di vita di sempre.

 

Come nasce la sua passione per gli animali?
Nell’infanzia, i miei genitori non avevano cani e gatti o altri animali, io però sono sempre stata molto attratta dal loro mondo, pur venendo da una famiglia che non aveva animali, ho sempre cercato il loro contatto, e nonostante da piccola sia stata tre volte morsa in testa da cani, non ho mai avuto paura.
Esperienze traumatizzanti?
Potevano esserlo ma non hanno influito sul mio interesse e non ho mai avuto alcun tipo di timore, peraltro erano situazioni in cui la colpa era delle persone che erano con me: il pastore tedesco di mia nonna aveva la catena al collo, un altro cane mi ha aggredito perché mentre dormiva io ho appoggiato la testa sulla sua pancia…
E’ una nuova tendenza quella di occuparsi della dieta dei propri animali?
Non è una moda, ma è sicuramente un argomento recente. Io fino a qualche anno fa, non vivevo di nutrizione, mi sono sempre occupata di medicina interna e conoscendo l’aspetto nutrizionale facevo anche quello, ho un dottorato di 14 anni fa e per sfruttare queste conoscenze ho dovuto aspettare che i tempi fossero maturi.
I tempi sono cambiati?
E’ cambiata la situazione e in tempi piuttosto rapidi, direi che negli ultimi due, tre anni c’ è stata una grossa spinta verso questo settore.
Qual è stato l’impulso?
La trasmissione di Report che ha posto sotto inchiesta le aziende produttrici di cibo industriale per animali: ha scatenato le reazioni di tantissimi proprietari e ha mosso gli animi. Penso sia stata una risposta giusta pur non apprezzando il fatto che siano state demonizzate alcune aziende commerciali.
Non è meglio offrire un’alternativa al cibo in scatola?
L’alimento commerciale non è da demonizzare perché è completo e ha risolto molte patologie nutrizionali che si verificavano in passato legate a diete sbilanciate. Detto questo la dieta casalinga può essere una valida alternativa.
Si può dire che questa nuova consapevolezza rispetto alla propria alimentazione sia parallela a quella delle persone?
Sempre più persone sono interessate all’aspetto nutrizionale, molte patologie possono essere curate o trattate con la prevenzione alimentare, e abbiamo un dato scientifico che lo spiega: la nutrigenomica, la scienza che studia la relazione tra l’alimentazione e i geni. Non possiamo negare il ruolo della nutrizione. In campo veterinario è più recente, ma esiste.
La carne per un animale è indispensabile o può seguire una dieta vegana?
Il cane è un carnivoro adattato, significa che si è adattato alla dieta dell’uomo riuscendo a digerire molto bene gli amidi, sviluppando un apparato gastroenterico in grado di avere una dieta simile alla nostra ma che probabilmente ha ancora necessità di seguire una dieta che non sia priva di carne. Il gatto è un carnivoro stretto, significa che necessita di proteine animali. Abbiamo in commercio delle diete vegane che sono integrate con amminoacidi di sintesi e altre sostanze che rendono l’alimento bilanciato. Nel gatto la dieta casalinga che non venga integrata con vitamine, acidi grassi e altro, porta dei problemi carenziali gravissimi. Inoltre, c’è da chiedersi qual è il fine ultimo di questa scelta: dare una dieta che sia più chimica che naturale o somministrare della carne? E’ l’etica del proprietario e non degli animali. Ma è discorso complesso.
Una dieta che alterni l’uso di scatolette e la dieta casalinga è consigliabile?
Certo, ha senso, ma occorre sempre verificare quanto questo cambio possa incidere sul benessere dell’animale. Ci sono soggetti molto sensibili che non si adattano ai cambi di dieta.
Quindi è necessaria prima una visita?
Sì, questa aiuta a capire se l’animale può fare frequenti cambi di dieta. Occorre la supervisione di un veterinario specializzato in nutrizione, niente può essere intuito dal proprietario. La dieta deve essere bilanciata con le dovute attenzioni.
Il “fai da te” nella dieta è uno degli errori inconsapevoli più comuni?
Sì, inoltre c’è la moda di alcuni gruppi di demonizzare gli alimenti commerciali e pensare che la dieta casalinga sia migliore senza sapere che gli animali sviluppano delle patologie carenziali che noi non abbiamo, il pericolo è che si somministri una dieta sbagliata che causa seri problemi.
Tre falsi miti sulla dieta di cani o gatti?
Pensare che la dieta casalinga sia fonte di benessere senza alcuna controindicazione, demonizzare gli alimenti commerciali, somministrare diete che non contengano cereali.
L’idea di condividere la nostra cena con i nostri amici a quattro non è una sciocchezza?
Certo che non lo è, bisogna fare attenzione ai grassi, al mondo di cucinare, a tutto. E farsi seguire da un esperto, sempre.
Qual è la dieta ideale?
Non esiste una dieta migliore di un’altra, esiste la dieta personalizzata basata sulle necessità dell’animale, con attenzione anche al contesto in cui vive. Fare da autodidatti è da evitare, può essere molto rischioso.
 

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