The Deuce – La via del porno, ci si muove a ritmo (and blues)

Serie TV

Fabrizio Basso

I fratelli Vincent e Frankie Martino interpretati da James Franco e la “libera professionista” Eileen 'Candy' Merrell interpretata da Maggie Gyllenhaal non si sono fatti mancare nulla nel primo episodio di The Deuce – La via del porno, in onda il martedì sera alle 21.15 su Sky Atlantic. La colonna sonora di questa serie è meravigliosa. Tolta la sigla di Curtis Mayfield, (Don’t Worry) If There’s a Hell Below, We’re All Going to Go, vi presentiamo tre brani di autori..autorevoli e altrettanti di autori autorevoli ma poco noti nel nostro paese che hanno accompagnato le scene del primo episodio: continua a leggere e scopri di più

(@BassoFabrizio)

I fratelli Vincent e Frankie Martino interpretati da James Franco e la “libera professionista” Eileen ‘Candy’ Merrell interpretata da Maggie Gyllenhaal non si sono fatti mancare nulla nella vita e neanche in The Deuce – La via del porno. Oltre a una vita sopra le righe (e sotto i vestiti) hanno voluto un accompagnamento sonoro da meraviglia. Solo nella prima puntata, quella pilota, ci sono 27 canzoni. Tutte da ascoltare, tutte da godere, ovviamente! Ve ne segnaliamo tre che sono storia a dispetto degli oceani e altre tre che meritano una attenzione particolare perché chi le canta in Italia forse non è mai entrato nei juke box ma dove ha sviluppato la sua vita e la sua carriera è stato, ed è, un mito.


The Deuce – La via del porno, la musica sopra il vestito

I Can't Get Next to You
di Al Green: un black folk che recita: tu sta a guardare, io posso fare piovere quando lo voglio.



Trouble Man di Marvin Gaye: nato a Washington, fu una delle colonne della Motown. E’ nella classifica dei migliori cento artisti di tutti i tempi.

(Do the) Push and Pull di Rufus Thomas: questo signore è stato per 50 anni il simbolo della musica di Memphis che profuma di Tennessee. Lasciatevi sedurre da questa voce che mescola  vaudeville, rhythm & blues e funky.



 

The Deuce – La via del porno, la musica sotto il vestito

Move On Up (Single Edit) di Curtis Mayfield: viene da Chicago e fu tra i primi di una nuova generazione di artisti e compositori R&B afro-americani a inserire riflessioni sociali nelle sue opere.



Gangster of Love
di Johnny "Guitar" Watson: viene da una famiglia di musicisti e dopo la separazione dei genitori trasloca a Los Angeles dove diventa un leader nella scena Afro-Americana della West Coast. Lo chiamano "Young John Watson" fino al 1954 quando vede il film “Johnny Guitar” e muta soprannome.


Daddy Don't Know About Sugar Bear di Marva Whitney: basta l’acuto con cui apre la canzone per diventare devote della diva della soul music. E se qualcuno avesse ancora un barlume di dubbio gli ricordiamo che mister James Brown la ha ribattezzata Soul Sister.
 

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