Ivana Lotito è Azzurra, la donna forte di Gomorra 3: l'INTERVISTA

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Ha il padre e il marito che si odiano, ma Azzurra non demorde su entrambi i fronti, sembra remissiva e invece entra nello ristretto circolo delle donne forti di Gomorra La Serie, la cui terza stagione è su Sky Atlantic ogni venerdi alle ore 21.15. Abbiamo incontrato e intervistato Ivana Lotito, l'Azzurra di Gomorra 3

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Non usa mezzi termini, anche perché ha due cognomi che le impongono scelte drastiche: prima di sposarsi era Azzurra Avitabile ora è Azzurra Savastano. E i detentori del cognome, il babbo Giuseppe e il marito Genny si odiano. E quindi quando incontriamo, a Roma Ivana Lotito, l'attrice che nella terza stagione di Gomorra La Serie (ogni venerdì alle ore 21.15 su Sky Atlantic) interpreta Azzurra non è immediato vedere nel suo sorriso sereno i tormenti che la accompagnano quando indossa i panni di Azzurra: "Posso definire il mio ruolo in Gomorra 3 ancora più totalizzante rispetto alla stagione precedente anche perché sono diventata mamma due volte: sul set ma soprattutto nella vita. Diventare mamma mi ha aiutato molto in questo ruolo attoriale, posso innestare in Azzurra parte della mia storia personale".

Si compie così la trilogia femminile di Gomorra 3. A Patrizia (Cristiana Dell'Anna) e a Scianel (Cristina Donadio) si affianca Azzurra, perfettamente conscia che anche lei, da poco mamma di Pietro Savastano, si trova su quel crinale che porta verso il male: "Prima la mia figura restava nell'ombra, ero la moglie di un boss e in quanto tale un comparsa. Ora entro di più nei meccanismi, nei fatti. Ciò non significa che anche io sono stata accalappiata dal male, la mia non è una figura tipica gomorriana, Azzurra è un po' meno sporca per quanto forte e coraggiosa". Viene naturale il paragone con la suocera che non ha mai conosciuto, essendo morta nella prima stagione, l'indimenticata Donna Imma: "E' un confronto che non posso accettare. Donna Imma sarà sempre Donna Imma. Io della mia Azzurra posso dire che è una domma che sa amare e che gioca con l'stinto, non ha dimestichezza con il potere e con l'utile proprio". L'amore per Genny si legge negli occhi di Azzurra, al punto che ha tradito il padre per lui. Ma ora la storia ha preso una piega diversa, Giuseppe Avitabile ha umiliato Gennaro Savastano e ha ordinato alla figlia di non vederlo più, né mostrargli il piccolo Pietro, altrimenti per Genny sarebbe stata la fine.

Ivana Lotito è pugliese di Manfredonia e proprio nella sua regione ha iniziato a studiare recitazione. Oggi ha 34 anni e si dimostra una delle artiste più complete della sua generazione anche perché ha frequentato tutte le forme di arte: ha debuttato a teatro nel 2006 nell'Otello di Giancarlo Sepe e nel 2007 è in Hotel Meina di Carlo Lizzani. Quello che la rende speciale, oltre all'arte interpretativa, è la scelta dei ruoli. Non è bulimica, sceglie con oculatezza le parti che le vengono proposte. La vediamo protagonista, tra gli altri, in Cado dalle nubi di Gennaro Nunziante, il commovente Letters to Juliet di di Gary Winick, Terra ribelle di Cinzia TH Torrini, Io che amo solo te di Marco Ponti e La cena di Natale sempre di Marco Ponti. Nei prossimi mesi la vedremo ne Il Grande Spirito, il nuovo film di Sergio Rubini: con lei sul set, oltre a Rubini stesso, Rocco Papaleo e Bianca Guaccero. Poi ci sono Solo Due di Stefano Mordini, una piccola parte in Tutto può succedere, un ruolo splendido e divertente in Immaturi La Serie di Paolo Genovese. Ma forse il ruolo che più la ha emozionata è quello che fa rivivere la vicenda di Emanuela Loi, uccisa nell'attentato al giudice Paolo Borsellino: Ivana Lotito è la sorella di Emanuela. Ma su tutto c'è il piccolo Diego, suo figlio, "quello che nella mia vita ha portato una gioia speciale".

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