Lynch, Tarantino e gli altri addii al cinema

Cinema

Floriana Ferrando

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Dopo Quentin Tarantino, che ha annunciato di abbandonare la carriera dopo il decimo film, è la volta del regista di Inland Empire. Ecco una carrellata dei grandi nomi di Hollywood che hanno promesso di allontanarsi dalla macchina da presa ancora in vita VIDEO

 

Hanno conquistato orde di fan, messo a segno qualche record al botteghino e portato a casa diversi riconoscimenti, fra Premi Oscar, Golden Globe e molto altro. Ora, però, è giunto il momento di ritirarsi dalle scene: l’ultimo a dare l’annuncio è David Lynch, presto di ritorno su Sky Atlantic con la terza attesissima stagione di Twin Peaks.

L’ultimo Lynch – L’ultimo lavoro del regista dell’inconscio risale al 2006: si tratta di Inland Empire - L'impero della mente e la pellicola pare sarà davvero l’ultima volta in cui Lynch starà dietro alla macchina da presa, come ha lui stesso confermato durante un’intervista al Sydney Morning Herald. "Le cose sono cambiate molto - dice Lynch - Tanti film non funzionano bene al botteghino, anche se potrebbero essere grandi film. Dall’altra parte, le cose che negli ultimi tempi conquistano il box office non sono le cose che vorrei fare": insomma, secondo il regista l’attuale industria del cinema fatta di blockbuster e franchising non lascia alcuno spazio ad una creatività sopra le righe come la sua.



L’annuncio di Lynch arriva esattamente a 40 anni dal suo primo grande successo, Eraserhead del 1977. Fra gli altri film diventati cult meritano una menzione Velluto Blu, Cuore selvaggio, Mulholland Drive e Strade perdute, oltre a Twin Peaks, di cui presto arriverà la terza stagione.

Tarantino fa 10 – Solo poco tempo fa un altro annuncio aveva mandato in confusione i cinefili incalliti: Quentin Tarantino dirà addio al cinema appena raggiunta la soglia delle dieci pellicole dirette. Giunto al suo ottavo film con il western The Hateful Eight del 2014, il regista di Kill Bill e Django Unchained pensa che quello della regia sia “un lavoro da ragazzi”. Così si dice pronto a lasciare spazio alle nuove generazioni ritirandosi dalle scene mentre è ancora in auge: “Un regista - dice - dovrebbe smettere quando è il momento, non quando gli altri lo implorano di farlo”. Intanto i fan sperano di vederlo a dirigere il set del sequel di Deadpool. Chissà come se la caverebbe a fare i conti con il mercenario chiacchierone di casa Marvel…



Addii e lunghe pause
– Altri due grandi nomi del cinema rimbalzano da anni fra la voglia di proseguire la carriera e quella di alzare bandiera bianca. Prendiamo Steven Soderbergh: ha diretto film del calibro di Erin Brockovich - Forte come la verità e la serie degli “undici di Ocean”, ma fra pause più o meno lunghe e addii poi rimangiati, è ancora in piena attività. Non è da meno il Terrence Malick di La Sottile Linea Rossa e Voyage of Time che, invece, è tornato in piena attività dopo una pausa di quasi dieci anni.



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