Cannes 2017, Italia tra Un Certain Regard e Quinzaine des Realisateurs

Spettacolo
Jasmine Trinca in Fortunata di Sergio Castellitto
fortunata_jasmine_trinca

Sonono cinque le pellicole griffate dai nostri registi presenti a Cannes 2017. Verrano proposte nelle
sezioni Un Certain Regard e Quinzaine des Réalisateurs. Nella prima troveremo Fortunata di Sergio Castellitto e Après la guerre di Annarita Zambrano; nella seconda ecco L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, Cuori Puri di Roberto De Paolis e A Ciambra di Jonas Carpignano 

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)

Cannes 2017 parla italiano anche senza film in concorso. Perché sono ben cinque le pellicole griffate dai nostri registi che verrano proposte nelle sezioni Un Certain Regard e Quinzaine des Réalisateurs. Nella prima troveremo Fortunata di Sergio CastellittoAprès la guerre di Annarita Zambrano; nella seconda ecco L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, Cuori Puri di Roberto De Paolis e A Ciambra di Jonas Carpignano. I puristi dicono che solo tre anni fa in gara c'erano tre registi nostri: Matteo Garrone, Nanni Moretti Paolo Sorrentino rispettivamente con Tales of Tales, Mia madre e Youth. Ma le analisi, quando si parla di Festival del Cinema, non si fanno applicando i principi matematici, le logiche del più e del meno. Bisogna ragionare su criteri qualitativi ed estetici e vi possiamo assicurare che a Cannes, dal 17 al 28 maggio, l'Italia saprà abbondantemente dire la sua!

Un Certain Regard tradotto letteralmente significa un certo sguardo e già in queste parole c'è profumo di poesia. Ogni sguardo è diverso dall'altro, proprio come i versi di Nerdua, Montale, Verlaine...e quindi qui alberga una certa sensibilità. Questa è una sezione della selezione ufficiale del Festival di Cannes, fondata da Gilles Jacob nel 1978 per riunire tre sezioni fuori concorso create nel 1975 dal precedente delegato generale Maurice Bessy: erano Les yeux fertiles, L'air du temps e Le passé composé. Dal 1998 viene assegnato al miglior film della sezione il Premio Un Certain Regard. A oggi l'Italia lo ha vinto una sola volta, nel 2003 con La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana.

Fortunata di Sergio Castellitto: è la storia di Fortunata, un superba Jasmine Trinca, una giovane madre che deve metabolizzare un matrimonio fallito e far crescere (possibilmente) col sorriso una bambina di otto anni. Fortunata fa la parrucchiera a domicilio: parte dalla sua periferia per raggiungere, attraversata la città, le case dei quartieri nobili. Mentre colora i capelli delle signore lotta con abnegazione per realizzare il proprio sogno ovvero aprire un negozio di parrucchiera. Vuole essere più forte della sorte, vuole emanciparsi ed essere indipendente. Nella sua testa tutto questo si chiama diritto alla felicità. Fortunata è ferma nei suoi propositi, ha valutato ogni evenienza. Tranne una che si chiama amore: e amore non fa rima con certezze. Può fuggire, è vero, ma se fosse amata per quello che è? Sergio Castellitto ci porta, con Fortunata, nelle pieghe dell'animo umano.

 

 

Giuseppe Battiston è Marco in Après la guerre


Après la guerre
di Annarita Zambrano: un professore universitario muore in un agguato terrorista e Marco (Giuseppe Battiston) ex-militante di estrema sinistra condannato all’ergastolo e rifugiato in Francia, è accusato dallo Stato italiano di essere una delle menti dell'assassinioo e ne è chiesta l’estradizione. Marco, con sua figlia Viola (Charlotte Cetaire), fugge ma è una fuga arrogante che lo spinge a una difesa a oltranza: il risultato è che trascina nel fango la parte della sua famiglia rimasta in Italia composta da sua sorella Anna (Barbora Boboulova), professoressa di italiano a Bologna, il cognato Riccardo (Fabrizio Ferracane), giudice penale, Bianca (Carolina Lanzoni), la loro figlia di 10 anni e la madre Teresa (Elisabetta Piccolomini). Il passato non farà sconti a nessuno, colpevoli o innocenti che siano.


Quinzaine des Réalisateurs in Inghilterra diventa Directors' Fortnight ed è una selezione parallela alla selezione ufficiale del Festival di Cannes, creata nel 1969, organizzata dalla Société des Réalisateurs de Films (SRF).

 


Un momento de L'Intrusa

L’intrusa di Leonardo Di Costanzo: Giovanna è una settantenne dallo spirito giovane. E' dinamica e pugnace. Ha fondato un centro associativo e ricreativo per l'infanzia a rischio che resta estraneo a certe logiche mafiose del quartiere che lo ospita. Anzi rappresenta una fuga da una realtà esterna spesso marcia Una giovane madre Maria, moglie di un camorrista arrestato in quanto autore di un delitto, con i suoi due bambini vive in una casupola abbandonata all'interno del centro. La loro presenza non è vissuta bene e crea ostilità tra genitori e insegnanti al punto che viene messa in discussione l'esistenza stessa del centro.



Selene Caramazza e Simone Liberati in Cuori Puri

Cuori Puri
 diRoberto De Paolis: Agnese (Selene Caramazza) e Stefano (Simone Liberati) sono molto diversi. Lei, fresca dei suoi 18 anni, vive con una madre devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Stefano ha 25 anni e un passato difficile; la sua redenzione è nel lavoro di parcheggiatore in un centro commerciale: ne è il custode. Sul confine del consumismo è sorto un grande campo rom. L'incontro di Agnese e Stefano cambia le loro vite, germoglia un sentimento vero, che si fortifica tra momenti rubati e di mutuo aiuto. Il desiderio cresce e quello di uno si fonde in quello dell'altro. Finché Agnese si trova di fronte a una promessa di fede e a una scelta estrema e inattesa.

 

A Ciambra, momenti di amicizia e tenerezza

A Ciambra di Jonas Carpignano: la Ciambra è una comunità rom stanziale di Gioia Tauro in Calabria. I protagonisti del film sono attori non professionisti che interpretano se stessi. Il progetto nasce sulla scia dell'omonimo cortometraggio che ha incantato proprio Cannes nel 2014 nella sezione Semaine de la Critique vincendo il Discovery Prize e ottendendo una menzione speciale ai Nastri d'Argento. Tra i partecipanti a questa pellicola segnaliamo Pio Amato, Cosimo Amato, Koudous Seihon, Francesco Papasergio e Cosimino Amato

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)

Cannes 2017 parla italiano anche senza film in concorso. Perché sono ben cinque le pellicole griffate dai nostri registi che verrano proposte nelle sezioni Un Certain Regard e Quinzaine des Réalisateurs. Nella prima troveremo Fortunata di Sergio CastellittoAprès la guerre di Annarita Zambrano; nella seconda ecco L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, Cuori Puri di Roberto De Paolis e A Ciambra di Jonas Carpignano. I puristi dicono che solo tre anni fa in gara c'erano tre registi nostri: Matteo Garrone, Nanni Moretti Paolo Sorrentino rispettivamente con Tales of Tales, Mia madre e Youth. Ma le analisi, quando si parla di Festival del Cinema, non si fanno applicando i principi matematici, le logiche del più e del meno. Bisogna ragionare su criteri qualitativi ed estetici e vi possiamo assicurare che a Cannes, dal 17 al 28 maggio, l'Italia saprà abbondantemente dire la sua!

Un Certain Regard tradotto letteralmente significa un certo sguardo e già in queste parole c'è profumo di poesia. Ogni sguardo è diverso dall'altro, proprio come i versi di Nerdua, Montale, Verlaine...e quindi qui alberga una certa sensibilità. Questa è una sezione della selezione ufficiale del Festival di Cannes, fondata da Gilles Jacob nel 1978 per riunire tre sezioni fuori concorso create nel 1975 dal precedente delegato generale Maurice Bessy: erano Les yeux fertiles, L'air du temps e Le passé composé. Dal 1998 viene assegnato al miglior film della sezione il Premio Un Certain Regard. A oggi l'Italia lo ha vinto una sola volta, nel 2003 con La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana.

Fortunata di Sergio Castellitto: è la storia di Fortunata, un superba Jasmine Trinca, una giovane madre che deve metabolizzare un matrimonio fallito e far crescere (possibilmente) col sorriso una bambina di otto anni. Fortunata fa la parrucchiera a domicilio: parte dalla sua periferia per raggiungere, attraversata la città, le case dei quartieri nobili. Mentre colora i capelli delle signore lotta con abnegazione per realizzare il proprio sogno ovvero aprire un negozio di parrucchiera. Vuole essere più forte della sorte, vuole emanciparsi ed essere indipendente. Nella sua testa tutto questo si chiama diritto alla felicità. Fortunata è ferma nei suoi propositi, ha valutato ogni evenienza. Tranne una che si chiama amore: e amore non fa rima con certezze. Può fuggire, è vero, ma se fosse amata per quello che è? Sergio Castellitto ci porta, con Fortunata, nelle pieghe dell'animo umano.

 

 

 

Giuseppe Battiston è Marco in Après la guerre


Après la guerre
di Annarita Zambrano: un professore universitario muore in un agguato terrorista e Marco (Giuseppe Battiston) ex-militante di estrema sinistra condannato all’ergastolo e rifugiato in Francia, è accusato dallo Stato italiano di essere una delle menti dell'assassinioo e ne è chiesta l’estradizione. Marco, con sua figlia Viola (Charlotte Cetaire), fugge ma è una fuga arrogante che lo spinge a una difesa a oltranza: il risultato è che trascina nel fango la parte della sua famiglia rimasta in Italia composta da sua sorella Anna (Barbora Boboulova), professoressa di italiano a Bologna, il cognato Riccardo (Fabrizio Ferracane), giudice penale, Bianca (Carolina Lanzoni), la loro figlia di 10 anni e la madre Teresa (Elisabetta Piccolomini). Il passato non farà sconti a nessuno, colpevoli o innocenti che siano.


Quinzaine des Réalisateurs in Inghilterra diventa Directors' Fortnight ed è una selezione parallela alla selezione ufficiale del Festival di Cannes, creata nel 1969, organizzata dalla Société des Réalisateurs de Films (SRF).

 

 


Un momento de L'Intrusa

L’intrusa di Leonardo Di Costanzo: Giovanna è una settantenne dallo spirito giovane. E' dinamica e pugnace. Ha fondato un centro associativo e ricreativo per l'infanzia a rischio che resta estraneo a certe logiche mafiose del quartiere che lo ospita. Anzi rappresenta una fuga da una realtà esterna spesso marcia Una giovane madre Maria, moglie di un camorrista arrestato in quanto autore di un delitto, con i suoi due bambini vive in una casupola abbandonata all'interno del centro. La loro presenza non è vissuta bene e crea ostilità tra genitori e insegnanti al punto che viene messa in discussione l'esistenza stessa del centro.

 



Selene Caramazza e Simone Liberati in Cuori Puri

Cuori Puri
 diRoberto De Paolis: Agnese (Selene Caramazza) e Stefano (Simone Liberati) sono molto diversi. Lei, fresca dei suoi 18 anni, vive con una madre devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Stefano ha 25 anni e un passato difficile; la sua redenzione è nel lavoro di parcheggiatore in un centro commerciale: ne è il custode. Sul confine del consumismo è sorto un grande campo rom. L'incontro di Agnese e Stefano cambia le loro vite, germoglia un sentimento vero, che si fortifica tra momenti rubati e di mutuo aiuto. Il desiderio cresce e quello di uno si fonde in quello dell'altro. Finché Agnese si trova di fronte a una promessa di fede e a una scelta estrema e inattesa.

 

 

A Ciambra, momenti di amicizia e tenerezza

A Ciambra di Jonas Carpignano: la Ciambra è una comunità rom stanziale di Gioia Tauro in Calabria. I protagonisti del film sono attori non professionisti che interpretano se stessi. Il progetto nasce sulla scia dell'omonimo cortometraggio che ha incantato proprio Cannes nel 2014 nella sezione Semaine de la Critique vincendo il Discovery Prize e ottendendo una menzione speciale ai Nastri d'Argento. Tra i partecipanti a questa pellicola segnaliamo Pio Amato, Cosimo Amato, Koudous Seihon, Francesco Papasergio e Cosimino Amato

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