Franco Battiato: dalla musica al cinema, da cantautore a regista, un artista completo

Cinema

Marco Agustoni

©Getty

Il leggendario musicista, scomparso all'età di 76 anni, si era fatto apprezzare anche al cinema come regista ed era apparso in alcuni ruoli minori su grande e piccolo schermo

Il ruolo chiave svolto all’interno del panorama musicale da Franco Battiato, il cantautore scomparso oggi, 18 maggio 2021, all’età di 76 anni, è noto a tutti. Un po’ meno conosciuti, anche se senza dubbio meritevoli di essere ricordati, sono i suoi molteplici exploit cinematografici.


Non parliamo tanto delle colonne sonore da lui firmate o dell’utilizzo delle sue canzoni su grande schermo. Franco Battiato si è cimentato con il cinema sia davanti, che (soprattutto) dietro la macchina da presa.

 

L’interesse per l’immagine in movimento e per la regia si manifestano a cavallo fra gli anni '70 e gli '80, quando il musicista comincia a dirigere molti dei videoclip delle sue canzoni, come Up Patriots to Arms e Bandiera Bianca.


Questa lunga “gavetta” gli consente di acquisire le competenze tecniche per approdare, negli anni 2000, alla regia dei suoi primi lungometraggi. Ecco di seguito i film di Franco Battiato da regista, seguiti dai suoi ruoli come attore.

 

Franco Battiato: lo Speciale

Franco Battiato, i film da regista


Perdutoamor (2003)


È il 2003 quando Franco Battiato si concede la sua prima “avventura” da regista cinematografico. Oltre alla regia, il musicista cura anche il soggetto, la sceneggiatura (assieme all’inseparabile Manlio Sgalambro) e la colonna sonora del film. La pellicola segue in tre diverse epoche le vicissitudini del protagonista Ettore Corvaja, da quando si forma come ragazzino in una Sicilia surreale fino a quando approda a Milano come aspirante scrittore. Nel cast Corrado Fortuna, Ninni Bruschetta, Donatella Finocchiaro, Anna Maria Gherardi. Compaiono anche molti colleghi di Battiato, da Francesco De Gregori a Giovanni Lindo Ferretti. Con Perdutoamor Franco si aggiudica il premio per il Miglior regista esordiente ai Nastri d’argento.


Musikanten (2005)


Per il suo secondo film da regista, Franco Battiato decide di raccontare in maniera decisamente originale il personaggio di Ludwig van Beethoven, qui interpretato dallo scrittore, regista ed esperto di psicomagia cileno Alejandro Jodorowsky. La conduttrice di un programma tv a tema musicale accetta di sottoporsi a un esperimento di regressione ipnotica, che la porta a identificarsi con un giovane principe al quale il leggendario compositore tedesco impartiva lezioni di musica. Assieme a Jodorowsky, sul set troviamo Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni e Michela Cescon.

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Niente è come sembra (2007)

La “relazione illecita” di Battiato con il cinema prosegue a stretto giro con la sua terza opera su grande schermo, con protagonista Giulio Brogi. Questi è un anziano docente di Antropologia che, lasciato dalla moglie, parte per assistere a una festa di origini precristiane. Durante il suo viaggio si perde e approda a un’abitazione dove si ritrova nel mezzo di un singolare festino i cui partecipanti discutono di spiritualità e metafisica.

La sua figura (2007)

Quasi in contemporanea con Niente è come sembra, Franco Battiato dirige anche un prezioso documentario sulla vita della cantautrice Giuni Russo, con la quale aveva dato vita a una fortunata collaborazione musicale che aveva portato, fra le altre cose, a un brano cult come Un’estate al mare. Per realizzare questo sentito omaggio, il regista ricorre a interviste, filmati di repertorio ed esibizioni dal vivo.

Auguri don Gesualdo (2010)

Un altro documentario per Franco Battiato, questa volta incentrato sulla figura di Gesualdo Bufalino, poeta e scrittore siciliano divenuto noto con romanzi come Diceria dell’untore e Le menzogne della notte, qui ritratto attraverso una serie di interviste che aiutano a tratteggiare un ritratto di questo personaggio tanto geniale, quanto umile e schivo.

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Attraversando il Bardo (2014)

Un documentario (e un libro) per gettare uno sguardo oltre la morte in accordo con le credenze della dottrina buddista. Per affrontare questo complicato argomento, Franco Battiato si rivolge a filosofi, monaci, psicologi e asceti di tutto il mondo.

Franco Battiato, i film da attore

Sebbene al cinema Battiato si sia più di frequente “rifugiato” dietro la macchina da presa, egli ha anche prestato le sue fattezze alla videocamera in alcune sporadiche apparizioni. Già nel 1973, ad esempio, il giovane musicista aveva partecipato come comparsa a Baba Yaga di Corrado Farina, horror a sfondo erotico tratto da un fumetto di Guido Crepax.


Nel 1988 Battiato appare per un cameo (nella parte di se stesso) nello sceneggiato in due puntate Una donna tutta sbagliata di Mauro Severino, mentre nel 1999 prende parte a due cortometraggi sperimentali dell’amica Elisabetta Sgarbi, ovvero Frammenti di una biografia per versi e voce e In serra.

 

Per finire, nel 2006 prende parte a Padre di Giada Colagrande, film incentrato su una donna che, alla morte del genitore, un noto compositore, coglie una serie di segnali che le fanno credere nella possibilità di rimanere in contatto con lui.

Italian singer-songwriter and musician Franco Battiato greeting the public during a concert at Verona Arena. Verona, 1980s. (Photo by Adriano Alecchi/Mondadori via Getty Images)

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