La la land di Damien Chazelle con Emma Stone e Ryan Gosling

Cinema

M. Beatrice Moia

Emma Stone e Ryan Gosling in una scena di La la land
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Lunedì premiere: il 26 febbraio alle 21.15 andrà in onda su Sky Cinema Uno, La la land di Damien Chazelle con Emma Stone e Ryan Gosling, vincitore di 6 Premi Oscar (miglior regista, miglior attrice protagonista, miglior fotografia, miglior scenografia, miglior colonna sonora, miglior canzone originale)

La la land è la dimostrazione che oggi si può ancora fare un musical e lo si può fare bene. Originale ed emozionante, non scade in un banale e nostalgico citazionismo del classico. E' evidente da subito grazie all’innovativo piano sequenza di apertura. Lo spettatore viene immediatamente catapultato in un numero musicale che prende forma lungo una delle autostrade che s'intrecciano intorno a Los Angeles. Gli automobilisti diventano cantanti e ballerini che si muovono tra le vetture ferme in colonna. E se l’inizio è corale, il seguito è intimistico ,incentrato com'è sulla solitudine della società di oggi rappresentata da Mia e Sebastian. Lei è una aspirante attrice che, in attesa di realizzare il suo sogno, lavora in una caffetteria di Hollywood. Lui è un musicista con il desiderio di aprire un suo jazz club. Si incontrano, si innamorano e si sostengono reciprocamente nel tentativo di realizzare i propri progetti. Quando però il successo arriva, ecco gli inevitabili amari ostacoli nella relazione sentimentale dei due giovani.

È così che il regista appena trentenne, Damien Chazelle ci racconta di una solitudine così profonda da non poter essere compresa e condivisa con nessuno, nemmeno con la persona che si ama. Mia e Sebastian, infatti, amano prima tutto il loro sogno. Vivono in bilico tra illusione e realtà e sono continuamente in preda a uno stato totalizzante di disillusa euforia, che li isola dalla vita vera. Tutto incrementato dal luogo in cui vivono, una gigantesca metropoli. E non una qualsiasi, ma Los Angeles. Grande protagonista della pellicola è la città del successo, ma insieme, anche dell’insuccesso. Guarda a caso l’espressione La la land  è diventato, per i media americani, sinonimo di Los Angeles, ma nello specifico indica anche l’industria cinematografica di Hollywood. Un film delicato, colorato e sognante che rende la malinconia di fondo un elemento positivo di desiderata catarsi.

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