Cinema, l’arte dello slow motion. VIDEO

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Da Quentin Tarantino ai film Pixar da Gli Intoccabili a 300 a Shining a Full Metal Jacket, una clip racchiude alcune delle più memorabili sequenze cinematografiche girate a velocità ridotta

Tra le migliaia di scene memorabili nella storia del cinema ce ne sono alcune che hanno una caratteristica particolare: sono decisamente lente. Basta pensare all’incedere dei protagonisti nelle sequenze iniziali de Le Iene di Quentin Tarantino. O alle scimmie armate di ossa in 2001: Odissea nello spazio. O ancora all’anello che si infila nel dito di Frodo ne Il Signore degli anelli. A qualcuno potrebbe tornare in mente il giovane Forrest Gump che comincia a correre liberandosi progressivamente dei sostegni alle gambe. Ad altri l’arrivo al lavoro dei mostri di Monsters & Co nell’acclamata pellicola Pixar, per non parlare di svariate sequenze di Matrix o di alcuni momenti della battaglia delle Termopili ricreata in 300. Epoche diverse, ambientazioni differenti, attori svariati, un comune denominatore: la lentezza che esaspera il dettaglio e, attraverso la dilatazione del tempo, esalta l’intensità del momento. Per apprezzare una volta la forza del rallentatore basta dare un’occhiata ad un nuovo video realizzato dall’utente di YouTube Jim Casey e intitolato Cinema in Slow Motion.



Leggende a rilento - In poco più tre minuti il video condensa, montandole con maestria, alcune delle più celebri scene in slow motion della storia della settimana arte. Il risultato sono proiettili che rimbalzano sugli occhi, automobili che si scontrano frontalmente (o irrompono in negozi), corse di vario genere e sparatorie per tutti i gusti con pistole, mitragliatori e fucili a canne mozze. Pur in uno spazio così breve, la clip permette di apprezzare quanto alcuni registi siamo rimasti affascinati dalla possibilità di rallentare quanto girato. Basta pensare a Stanley Kubrick, presente con sequenze tratte da 2001: Odissea nello spazio, Full Metal Jacket, Shining e Arancia Meccanica. O Sam Pekinpah e Brian de Palma, entrambi citati, per non parlare di Quentin Tarantino. Certo, come fanno notare alcuni utenti nei commenti, mancano tanti registi e tanti spezzoni che avrebbero meritato di essere inclusi. Ma l’obiettivo di una clip di questo tipo non è tanto l’esaustività quanto evocare una volta di più le infinite potenzialità di suggestione del cinema. Che qualche volta passano anche da uno sguardo sulla realtà arricchito dalla lentezza.

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