Musica, vietato l'ingresso in Cina a Katy Perry

Spettacolo
La prima pagina di un giornale asiatico, dedicata al concerto di Katy Perry: durante quell'esibizione la cantante sfoggiò due simboli di protesta contro il governo cinese (Getty Images)
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Le autorità governative hanno negato il visto richiesto per lo show di Victoria's Secret a Shanghai, a causa di una performance della cantante, che nel 2015 si esibì mostrando la bandiera di Taiwan sul palco. Esclusa anche Gigi Hadid

A causa di una provocazione fatta nel 2015, Katy Perry non potrà più entrare in Cina. La star di "Chained to the rhythm" ha richiesto il visto per il fashion show di Victoria's Secret in programma a Shanghai, ma le autorità cinesi glielo hanno rifiutato a causa di un'esibizione di due anni fa: in quell'occasione Katy Perry sventolò sul palco la bandiera di Taiwan.

Il concerto della discordia

Come riporta il magazine specializzato Page Six, Katy Perry ha richiesto il visto per recarsi a Shanghai dove pare avrebbe dovuto anche esibirsi per lo show della nota casa di lingerie, che per la prima volta arriva in Cina. Dopo un primo parere positivo sul rilascio del documento, le autorità cinesi hanno cambiato idea e le hanno negato il visto. Nel 2015 infatti la cantante si era esibita indossando un abito glitterato con stampati dei girasoli, fiore adottato come simbolo della protesta anticinese a Taiwan. Per ribadire il proprio appoggio politico alla causa, Perry ha anche sventolato sul palco una bandiera taiwanese. Per lo show di Victoria's Secret, al suo posto si esibirà Harry Styles, che nel 2018 canterà anche in Italia.

Le altre star bandite

"Per ogni artista che vuole esibirsi in Cina - ha spiegato una fonte vicina alla cantante - gli ufficiali scandagliano i social media e i report della stampa per vedere se ha fatto qualsiasi cosa che possa esser ritenuto offensivo per il Paese". È il caso ad esempio dei Maroon 5, banditi per cinque anni dalla Cina a causa degli auguri di compleanno fatti via Twitter al Dalai Lama. Anche i tweet di Katy Perry hanno pesato sulla scelta del governo cinese di vietarle il visto, stessa motivazione che ha impedito alla modella Gigi Hadid di ottenere il titolo di ingresso. La causa del rifiuto al suo ingresso è un video su Instagram in cui tiene in mano un biscotto a forma di Buddha e lo imita, stringendo gli occhi. La clip, postata da sua sorella Bella a febbraio, è stata cancellata dopo un'ondata di critiche sui social asiatici: gli utenti l'hanno invitata a non andare a Shanghai, dandole della razzista. Oltre a Katy Perry e Gigi Hadid, è stato negato il visto anche alle modelle Julia Belyakova, Kate Grigorieva e Irina Sharipova. Quello di Adriana Lima è ancora sospeso per "problemi diplomatici".

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