Harrison Ford: "Perché ho accettato il ruolo in Blade Runner 2049"

Spettacolo
L'attore Harrison Ford (Getty Images)
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L'attore americano ha raccontato gli aspetti più affascinanti del film originale del 1982 e dell'ascendente che il personaggio di Rick Deckard ha esercitato su di lui nel sequel

Harrison Ford ha spiegato ai fan quali motivazioni stanno dietro al suo ritorno nei panni di Rick Deckard, il protagonista del capolavoro “Blade Runner” di Ridley Scott. Il sequel, “Blade Runner 2049”, uscirà nelle sale italiane a 35 anni dall'originale, il prossimo 4 ottobre. L'attore ne ha parlato di fronte a una platea nel quartier generale della Imax corporation, in California.

Il ritorno di Deckard

“Penso che sia interessante sviluppare un personaggio dopo un certo periodo di tempo, rivisitarlo”, ha raccontato Ford (74 anni). L'attore americano negli ultimi anni aveva già reinterpretato due dei ruoli che hanno reso celebre l'attore nel mondo, Han Solo, ne “Il risveglio della forza” (2016), e prima ancora Indiana Jones ne “Il regno del teschio di cristallo” (2008). In merito al 'nuovo' Rick Deckard, Ford ha aggiunto: “Il personaggio è intessuto in una storia che mi ha intrigato. C'è un forte contesto emotivo; la relazione tra Deckard e gli altri personaggi l'ho trovata affascinante”. Ford ha poi affermato che “è stato molto interessante lavorare con Denis [Villeneuve]”, il regista, e “lavorare con Ryan Gosling”, l'altro protagonista di “Blade Runner 2049”.

Blade Runner, 35 anni dopo

Il film originale, basato sul romanzo “Il cacciatore di androidi” di Philip Dick, aveva mostrato un'ambientazione fantascientifica dalle tinte scure, in una Los Angeles immersa in un futuro distopico la cui atmosfera è confluita in numerose pellicole successive. Il progresso, così com'era stato raffigurato nei primi anni Ottanta ha portato Ford agli inevitabili confronti con il mondo attuale. E' “affascinante come il film originale” di Blade Runner “avesse postulato una tecnologia che per molti versi è stata sorpassata”, ha affermato l'attore, “viene fatto riferimento anche a tecnologie che sono attualmente esistenti ora, e, inoltre dà voce e fa i conti con alcune delle considerazioni etiche che la tecnologia ci presenta”. L'attore ritiene che sia proprio quest'ultimo l'aspetto più interessante.

L'entusiasmo di Ryan Gosling

Anche Ryan Gosling, che nel nuovo film interpreterà un agente di polizia, ha ricordato il primo Blade Runner: “E' stato uno dei primi film in cui mi sono davvero chiesto cosa fosse successo quando è finito. Che cosa fosse successo a quel mondo e a quei personaggi. Avere questa opportunità di entrare fisicamente in quel mondo e imparare le risposte a queste domande è stata un'opportunità meravigliosa ". “Blade Runner 2049”, in arrivo il prossimo autunno, vedrà ancora il nome di Ridley Scott nei titoli di coda, ma non in qualità di regista, bensì di produttore esecutivo.



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