Venezia, il pubblico acclama Amelio. La critica no

Spettacolo

Undici minuti di applausi per la proiezione serale de L'Intrepido, il film con Antonio Albanese in concorso alla Mostra del Cinema. Fredda invece l'accoglienza della stampa che ha riservato qualche fischio alla pellicola. VIDEO

Accoglienza mista a Venezia per L'intrepido, il film di Gianni Amelio con Antonio Albanese passato in concorso. Alla proiezione mattutina di mercoledì la stampa specializzata ha accolto la pellicola freddamente e con qualche fischio, mentre il pubblico in Sala grande alla presentazione serale ha riservato ben undici minuti di applausi.

Il film racconta la storia di Antonio Pane (Albanese) che per sopravvivere in una Milano in crisi si presta a sostituire per poche ore, un giorno o due giorni, lavoratori che hanno altro da fare. Una sorta di Zelig del lavoro che deve il suo, forse un po' troppo immaginifico, eclettismo al fatto che fa da 'rimpiazzo'. Ovvero prende, anche solo per qualche ora e per pochi spiccioli, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale. Ma Antonio Pane è solo uno dei perdenti messi in campo da Gianni Amelio in questo film tra disperazione e speranza. Perché il brav'uomo non solo è separato da una moglie agiata (Sandra Ceccarelli) che ha già trovato, tra l'altro, un ricco compagno, ma ha anche un figlio, Ivo (Gabriele Rendina), sassofonista talentuoso, ma dal fragile carattere e con frequenti crisi di panico. E ad Antonio Pane non va meglio quando si lega a una ragazza molto più giovane di lui (interpretata da Livia Rossi), conosciuta a un concorso statale. Il film, distribuito da 01, esce nelle sale giovedì 5 settembre.

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