Addio a Monicelli, l’Italia saluta il maestro della commedia

Spettacolo
Mario Monicelli è morto all'età di 95 anni
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Cordoglio del mondo dello spettacolo e della politica per la morte del regista, che si è suicidato. Aveva 95 anni. Aurelio De Laurentiis "Lo conoscevo bene. Capisco questo gesto". Il nipote: "Non ci sarà nessun funerale". FOTO E VIDEO

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Non ci sarà nessun funerale e la salma sarà cremata "alla presenza della sola famiglia". Sarà un addio in forma strettamente privato quello a Mario Monicelli, come ha fatto sapere il nipote. Il maestro della commedia all'italiana se ne è andato lunedì 29 novembre all'età di 95 anni.
Si è suicidato. Si è buttato dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato da qualche giorno per un tumore alla prostata, e ha così lasciato il mondo del cinema orfano di uno dei suoi più apprezzati maestri.
Il regista di film che hanno fatto la storia come Amici miei, I soliti ignoti, Un borghese piccolo piccolo, "era stanco di vivere", ha riferito un sanitario del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma. La moglie di Monicelli, in giacca nera e pantaloni grigi, è uscita con il volto sofferente e visibilmente provato dalle lacrime, ma con lo sguardo alto, senza dire nulla.

La camera ardente alla Casa del Cinema - "Non è una tragica fine, è un uomo che ha vissuto". Così Niccolò Monicelli, nipote del regista, respinge l'idea che il gesto del 'grande vecchio' del cinema italiano sia letto in una chiave drammatica. "Mi sembra che di messaggi ne abbia lasciati tanti" risponde a chi gli chiede se Monicelli abbia in qualche modo manifestato alla fine le sue intenzioni alla famiglia. "Ricordatelo cordatelo con i suoi film" aggiunge, annunciando che che non ci sarà nessun funerale per Mario. Il cineasta, infatti, "sarà portato a Monti, il rione in cui viveva, per un ultimo saluto ai monticiani. E poi sarà portato alla casa del cinema, dove riceverà il saluto di tutti quelli che vorranno rivolgergli un ultimo omaggio". La camera ardente sarà aperta mercoledì dalle ore 11.

Carlo Verdone - "Era molto depresso negli ultimi tempi", racconta al Corriere della Sera Carlo Verdone. "Ha raccontato il nostro paese con raffinatezza, delicatezza, ironia. Forse non sopportava più la vecchiaia". Alberto Barbera, ex direttore del Festival di Venezia e attuale direttore del Museo del Cinema di Torino lo ricorda così: "E' una notizia inaspettata, come lo sono sempre queste notizie, ma in particolare per uno come Monicelli, pieno di vitalità e di un carattere talmente forte che una fine così era imprevedibile. Personaggio straordinario, forse persino sottovalutato".

Carlo Lizzani - "Quello che fa capire quale sia stata la statura di Mario Monicelli - ha osservato Carlo Lizzani, altro grande regista - è la sua durata nel tempo nella storia del cinema italiano, prima con Steno, poi durante il periodo di Fellini e Antonioni ha continuato la sua opera intervenendo anche sul tessuto sociale con film come Compagni. Insomma è riuscito sempre a stare al passo con il tempo". "Sono davvero scombussolato - ha sottolineato Giovanni Veronesi, regista, sceneggiatore e attore cinematografico - l'avevo sentito poco tempo fa e pur sapendo che era all'ospedale, non lo sono mai andato a trovare. Peccato".

Aurelio De Laurentiis - Altrettanto "basito" il produttore Aurelio De Laurentiis:"Io che lo conoscevo profondamente e sapevo della sua grande dignità e del suo desiderio di essere sempre indipendente e autonomo, posso capire questo gesto". Stesso sgomento dal mondo politico: "E' una notizia terribile: Monicelli se ne va e ci lascia in modo così doloroso.

Il cordoglio della politica - Il premier Silvio Berlusconi ha inviato alla famiglia Monicelli il seguente telegramma: "Esprimo il dolore mio e del Governo italiano per la tragica scomparsa di Mario Monicelli maestro della cinematografia italiana. Con partecipazione". "Era - osserva invece Walter Veltroni (Pd) - un uomo straordinario, coi suoi 95 anni portati con aspra ironia, con la voglia di dire ancora qualcosa, con la rabbia e l'autorevolezza di chi, senza volerlo perché questo era fuori dal suo carattere schivo e scontroso, era considerato da tutti il gran vecchio del cinema italiano".
"La notizia del suicidio di Mario Monicelli ci riempie di sgomento e di profondo dolore. Scompare un maestro del cinema italiano, un narratore aspro e vero della nostra Italia", ha commentato Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali.
"E' con profondo dolore che ho appreso la notizia della tragica scomparsa di Mario Monicelli". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato ai familiari del regista Mario Monicelli. "Il mondo del cinema e l'intero Paese hanno perso uno dei più grandi protagonisti della vita artistica e culturale degli ultimi decenni. E ancora: "Monicelli ha raccontato con genialità e creatività l'evoluzione della società italiana in più di mezzo secolo e ha regalato agli italiani, anche in anni difficili, momenti di intelligente allegria e mai leggera spensieratezza e scene celebri che saranno sempre parte della nostra memoria collettiva e del nostro patrimonio culturale".

Giorgio Napolitano -
E lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo quanto si è appreso, è rimasto profondamente colpito dalla tragedia di Monicelli. E appena appresa la notizia ha cercato di informarsi sull'accaduto. Fabio Fazio nel corso dell'ultima puntata di Vieni via con me ha dedicato grande spazio al regista e ha detto: "Resto perché voglio rivedere i suoi film".
Tra gli attori, Michele Placido, con il quale ha interpretato il suo ultimo film Le rose del deserto del 2006, ha detto di non aspettarsi il suicidio, ma ha aggiunto:" Bisogna rispettare questa sua decisione".

L'omaggio di Sky Cinema - Anche Sky ricorderà il grande regista italiano. Questa sera alle ore 21 su Sky Cinema 1 andrà in onda “I soliti ignoti”, una delle pellicole più famose di Mario Monicelli.

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