Addio Hopper, mito di una generazione

Spettacolo
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L’attore e regista del film cult “Easy Rider”, Dennis Hopper, 74 anni, è morto nella sua villa di Venice in California a causa di complicazioni del cancro alla prostata che da anni lo consumava. Il ricordo dei suoi fan


L’attore statunitense Dennis Hopper è morto nella sua villa di Venice in California. Mito di una generazione grazie alla sua partecipazione al film cult “Easy Rider” (di cui era stato anche regista) si è spento a 74 anni per le complicazioni seguite a un cancro alla prostata, che da tempo lo aveva consumato nel corpo e nello spirito.

Dopo essersi fatto notare accanto a James Dean in "Gioventù bruciata" (1955) e "Il gigante" (1956), arriva il suo  esordio dietro la macchina da presa con "Easy Rider" (1969),  film-manifesto dell'epoca. Tra gli altri titoli da regista "Out of the Blue" (1981), "Colors" (1987) e "The Hot Spot" (1990). Nella sua  carriera da attore ha lavorato poi per Wim Wenders (L'amico  americano, 1977), Francis Ford Coppola (Apocalypse Now, 1979) e David Lynch (Velluto blu, 1986).

Lo scorso ottobre il manager dichiarò che l'attore soffriva di cancro alla prostata, cancellando cosi' tutti gli impegni per concentrarsi sulle cure mediche. Nonostante il 26 marzo 2010 fosse arrivato a pesare appena 45 chilogrammi, non è voluto mancare alla consegna della stella con il suo nome sulla Hollywood "Walk of fame" , assieme all'amico di sempre Jack Nicholson, diretto da lui in "Easy Rider".


Il ricordo dei suoi fan

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