Riecco Fetonte, l’asteroide con un seguito di stelle cadenti

Scienze
Le Geminidi hanno una frequenza media di circa 120 meteore l'ora (Getty Images, foto d'archivio)
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Questo corpo celeste passa di nuovo vicino alla Terra 34 anni dopo l’ultima volta, per poi continuare la sua corsa verso il Sole. Sulla sua scia ci saranno le Geminidi che illumineranno il cielo di inverno di bagliori simili a quelli della notte di San Lorenzo 

Dopo 34 anni, l’asteroide Fetonte (Phaethon) torna a lambire la terra. Scoperto nel 1983, anno in cui si è anche registrato il passaggio più vicino finora, è considerato un corpo celeste particolarmente interessante a causa delle caratteristiche della sua orbita e per aver dato vita alle stelle cadenti Geminidi. Uno spettacolo di cui, il 14 dicembre, si potrà godere senza timori. Fetonte, infatti, secondo Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope di Ceccano in provincia di Frosinone, "appartiene alla categoria degli asteroidi potenzialmente pericolosi, ma il suo passaggio a 10 milioni di chilometri dalla Terra non desta la minima preoccupazione".

Possibile che in passato fosse una cometa

Gli esperti e gli appassionati sono con gli occhi all'insù già dalle 23 del 13 dicembre, quando Fetonte ha fatto la sua comparsa nei cieli italiani con la sua scia di stelle cadenti. Questo spettacolo andrà in scena anche il 14 dicembre e sarà possibile goderne anche solo con un piccolo telescopio. "È particolarmente suggestivo osservare Fetonte con un occhio al resto del cielo", ha spiegato Masi riferendosi alla pioggia delle Geminidi. Per lo scienziato "non si può escludere che forse in passato questo asteroide sia stato una cometa e che le polveri da cui nascono le Geminidi siano un’eredità del passato. Ma è anche possibile - ha aggiunto Masi - che la nube di detriti possa essere la testimonianza di una collisione con un altro corpo celeste". Se quest’ultima ipotesi dovesse essere verificata, è possibile che a colorare le stelle cadenti d'inverno sia la composizione chimica dei grani che le costituiscono e che bruciano nell'impatto con l'atmosfera. Le Geminidi, ha aggiunto lo scienziato, in quanto a brillantezza possono strappare il primato a quelle che da sempre sono considerate le stelle cadenti per eccellenza, le Perseidi che sfrecciano nel cielo di agosto. Inoltre secondo Masi questi corpi celesti "sono meteore generose, con una frequenza media di circa 120 meteore l'ora".

 

L’orbita più vicina al Sole

Un’altra caratteristica che rende molto interessante Fetonte è la sua orbita. Questo asteroide, il primo ad essere stato scoperto da un satellite, compie un percorso "talmente ellittico che penetra all'interno del Sistema Solare, arrivando alla distanza minima dal Sole pari alla metà di quella di Mercurio" ha spiegato Masi, che ha concluso: "Non a caso ha preso il nome dallo spericolato figlio del dio del Sole, Apollo". 

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