Bilinguismo e giochi possibili alleati contro la demenza senile

Scienze
Pazienti di Alzheimer in terapia (Foto: GettyImages)
Terapia-Alzheimer-GettyImages

Secondo uno studio italiano parlare due lingue tra i tanti benefit avrebbe anche quello di proteggere dall'Alzheimer. I vantaggi cognitivi di giochi e attività manuali sono invece evidenziati da una ricerca americana

Parlare due lingue mantiene il cervello in allenamento, con diversi vantaggi. Tra questi pare ci sia anche quello di proteggere dall'Alzheimer. A questa conclusione arriva uno studio italiano, condotto da ricercatori dell'Irccs Ospedale San Raffaele e dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, secondo il quale questa malattia neurodegenerativa nei bilingui si manifesterebbe in età più avanzata e con sintomi meno intensi.

 

Gli altoatesini caso di studio - Pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), lo studio ha coinvolto 85 pazienti con Alzheimer, di cui metà italiani monolingue e l'altra metà bilingui, originari dell'Alto Adige. Il team, guidato dalla professoressa Daniela Perani, direttrice dell'unità di Neuroimaging molecolare e strutturale in vivo nell'uomo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha studiato il gruppo di pazienti attraverso un particolare esame radiologico - chiamato FDG-PET - che ha permesso di misurare il metabolismo cerebrale e la connettività funzionale tra diverse strutture del cervello. Secondo i ricercatori parlare due lingue lungo l'arco della vita modificherebbe la funzione cerebrale, sia per quanto riguarda l'attività metabolica frontale, sia per la connettività tra specifiche aree del cervello, tanto da compensare i danni prodotti dalla malattia.

 

L'importanza di mantenere l'uso di lingue e dialetti - Lo studio afferma che gli effetti positivi del bilinguismo dipendono anche dal livello di esposizione e di utilizzo delle due lingue. "Confrontando i risultati del questionario con quelli della PET e con la performance dei pazienti - spiega Daniela Perani - si osserva che più le due lingue sono utilizzate, maggiori sono gli effetti a livello cerebrale e migliore è la performance. Il punto non è quindi conoscere due lingue, ma usarle costantemente in maniera attiva e durante tutto l'arco della vita. Questo dovrebbe suggerire alle politiche sociali degli interventi atti a promuovere e mantenere l'uso delle lingue e altrettanto dei dialetti nella popolazione".

 

Giochi e lavori manuali fanno bene al cervello - Oltre all'essere bilingue, un altro segreto per proteggere gli anziani dal declino cognitivo sta nel giocare, fare lavori manuali e nelle attività sociali. Un altro studio, condotto da ricercatori della Mayo Clinic (Scottsdale, USA) e pubblicato sulla rivista Jama Neurology, svela che attività mentalmente stimolanti riducono il rischio di deficit cognitivo lieve, che è quella zona grigia a metà tra il fisiologico declino mentale dell'anziano e la demenza vera e propria.

I ricercatori americani hanno osservato per un lungo periodo di tempo 1.929 anziani di 70 o più anni, tutti sani all'inizio dello studio. Nel corso della ricerca sono stati documentati 456 casi di deficit cognitivo lieve ed è emerso che, a parità di anni, gli anziani impegnati in attività mentalmente stimolanti di vario tipo (dal gioco all'uso del pc, da lavori manuali alle interazioni sociali) sono risultati meno a rischio.

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