Dallo zenzero alla cannella, le spezie del Natale utili per la salute

Salute e Benessere
Cannella, anice stellato tra le spezie più usate a Natale (Foto: Getty Images)
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Sono il profumo delle feste natalizie ma anche un concentrato di proprietà salutari. Svolgono funzioni aromatizzanti e digestive, ma attenzione: è sbagliato pensare che l'uso alimentare da solo abbia effetti terapeutici. Parola di esperto

Il vin brûlé, i biscotti pan di zenzero, ma anche i mostaccioli, gli arrosti con chiodi di garofano e anice stellato, le tisane alla cannella: se il Natale ha un inconfondibile profumo lo dobbiamo alle spezie, ingredienti chiave di molte preparazioni e toccasana per digestione e colesterolo. A fare il punto sulle proprietà alimentari delle spezie più usate sotto le feste è Mauro Serafini, docente di botanica e biologia farmaceutica dell'Università La Sapienza di Roma.

Cannella e zenzero regine del Natale

Non solo hanno il dono di catapultarci nell'atmosfera di festa, le spezie sono anche un concentrato elisir per l'organismo. "Svolgono funzioni aromatizzanti per le nostre pietanze e per lo più azioni stimolanti per l'apparato gastrointestinale", spiega il professor Serafini a SkyTg24.it. La cannella ad esempio può essere un aiuto per la digestione. "Non usiamola per dimagrire, ma come aroma e per il suo effetto su digestione e intestino". L'effetto brucia grassi del suo olio essenziale è altra cosa, riguarda l'ambito farmaceutico e non l'impiego alimentare. La cannella non è la sola spezia "natalizia" per eccellenza. Anche lo zenzero è un altro grande classico, soprattutto nei dolci. Oltre alle proprietà digestive, afferma Serafini, lo zenzero ha anche un'azione utile per lenire la febbre e per abbassare il colesterolo. Un infuso se si ha qualche linea di febbre può aiutare ad avere una maggiore sensazione di benessere.  

Le altre spezie

Il cardamomo, che spesso aromatizza i biscotti, ha funzioni antispasmodiche. Può calmare gli spasmi del mal di pancia. La vaniglia, altro aroma inconfondibile, "assolve varie funzioni digestive, tra queste agisce in particolare stimolando la produzione della bile da parte del fegato e la bile serve a favorire digestione dei grassi". Nei ragù dei pranzi di festa non è insolito aggiungere un paio di chiodi di garofano. Un tempo, racconta Serafini, se ne sfruttavano moltissimo le proprietà analgesiche, ad esempio nella cura della carie ai denti. Oggi in cucina i chiodi di garofano hanno importanti proprietà digestive. Stessa azione per la noce moscata. Anche l'anice stellato, usato in diverse preparazioni, "agisce sull'apparato gastroenterico, ha funzioni diuretiche". Non solo, è in grado di stimolare la secrezione lattea nelle donne che allattano i bimbi.

Non sono medicine

Insomma le spezie possono aiutare a sentirsi meno gonfi dopo un'abbuffata a tavola, a lenire gli spasmi della pancia e a dare sollievo in caso di raffreddore e influenza stagionale. Attenzione però a usarle in grosse quantità nei cibi con lo scopo di "perdere chili" o di "curare" febbre e malanni. Così come pure è inutile riempire l'impasto dei biscotti di cannella: non è così che si bruciano i grassi. "L'uso alimentare delle spezie è ben diverso da quello farmacologico", sottolinea il professor Serafini. "Quello che possiamo fare è utilizzare questi alimenti per migliorare il nostro stato di benessere". Diverso è il caso di "dosaggi farmaceutici", decisamente non fai da te. Insomma, "se ho la pancia piena dopo il pranzo di Natale una tisana di cannella, vaniglia e anice stellato in poche quantità può aiutare", spiega Serafini, "ma se ho un blocco intestinale no". Le spezie sono un coadiuvante, sottolinea, non la cura di patologie. Oltretutto per alcune sostanze ci sono anche importanti controindicazioni. Lo zenzero, ad esempio, "è da evitare per chi soffre di gastrite", spiega l'esperto, perché "favorisce la comparsa di ulcere". 

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