Epatite C, tra i 9 Paesi quasi pronti a sconfiggerla non c'è l'Italia

Salute e Benessere
Nel mondo "milioni di casi sommersi" di epatite C avvisano gli esperti: solo uno su cinque sa di avere la malattia (Fotogramma)
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Sono pochi gli Stati che rispettano in modo completo la tabella di marcia Oms. Secondo i risultati raccolti dal Polaris Observatory e presentati al "World Hepatitis Summit" in Brasile, 70 milioni di persone non sanno di avere la malattia

La lotta mondiale all'epatite C è ancora distante dall'obiettivo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è posta, ossia eradicare quasi completamente il virus entro il 2030: i Paesi che rispettano la tabella di marcia – tra cui non figura l'Italia – sono soltanto nove.

L'obiettivo dell'Oms per eradicare il virus

La notizia arriva dal World Hepatitis Summit che si è aperto il primo novembre in Brasile e dal quale gli esperti sottolineano l'impossibilità di raggiungere l'ambizioso obiettivo di eradicare l'epatite se non si trovano le infezioni "nascoste". La tabella di marcia dettata dall'Oms prevede che per il 2030 le nuove infezioni si riducano del 90%, e una decrescita del 65 per cento delle morti causate dai virus B e C, che nel mondo uccidono oltre un milione di persone l'anno.

Nove i Paesi virtuosi, non c'è l'Italia

I Paesi che la rispettano in pieno, però, sono ancora pochi: come segnala il Polaris Observatory, si tratta di Australia, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Islanda, Olanda e Qatar. L'Italia, in compagnia di Stati Uniti, Canada, Brasile e altri Paesi, molti dei quali europei, si trova nel secondo gruppo, quello di chi "sta lavorando per raggiungere l'obiettivo". Tanti, invece, i Paesi del terzo gruppo, quello in cui "l'eradicazione dell'epatite non sarà possibile con le attuali politiche". "Questi nuovi dati indicano che l'eliminazione è possibile – commenta Charles Gore, presidente della World Hepatitis Alliance – ma mostrano anche che molto deve essere ancora fatto da parte dei governi". Nonostante i progressi degli ultimi anni, grazie ai quali in mano a medici e istituzioni ci sono farmaci in grado di eliminare l'epatite C , l'obiettivo resta ancora lontano.

La situazione italiana e le mancate diagnosi

In chiaroscuro i dati italiani: da un lato c'è il numero di trattamenti garantiti per l'epatite C, che è molto alto e in linea con le richieste dell'Oms; dall'altro l'enorme quantità di casi ancora non diagnosticati, che nel 2017 si ritiene siano circa il 57% di quelli totali. Quelli diagnosticati attualmente sono 750mila, e si stima che scenderanno a 270mila (l'obiettivo è di 214mila) nel 2030. Ma non si tiene conto delle infezioni "nascoste", cioè di coloro i quali non sanno di avere il virus. Ampliando il discorso a livello mondiale, solo un paziente su cinque sa di avere l'epatite C. "Ci sono 70 milioni di persone che hanno bisogno di un trattamento ma dobbiamo trovarle", conclude Gore.  

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