Usa, via libera al trattamento dei fibromi dell'utero senza chirurgia

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Secondo il "Wall Street Journal" sono circa 26 milioni le donne che negli Stati Uniti affette da fibroma dell'utero. (Getty Images)
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Sviluppato da una casa farmaceutica, si tratta del primo farmaco orale per trattare la patologia. Presto potrebbero aggiungersi altri due farmaci in fase di test. La pillola permette di evitare l'isterectomia

Una pillola potrebbe salvare l'utero di tutte le donne che soffrono di fibromi uterini. Al trattamento medico potrebbero inoltre aggiungersi presto altri due medicinali in rapida successione. Mentre in Europa (Italia compresa) e Canada il farmaco è già in commercio, ora anche la Food and Drugs Administration ha approvato l'uso prolungato del medicinale creato dalla casa farmaceutica Allergan. Lo riporta il Wall Street Journal.

Come funzionerà il nuovo farmaco

La casa farmaceutica ha applicato l'ulipristal acetato, solitamente utilizzato per le interruzioni di gravidanza d'emergenza durante le 120 ore successive a un rapporto sessuale, al trattamento dei fibromi uterini. Si tratta di un farmaco che modula i recettori del progesterone, sostanza che va ad alimentare i fibromi: bloccandola, il tumore si restringe. Secondo Ayman Al-Hendy, professore all'Augusta University in Georgia e consigliere di Allergan, "questo particolare farmaco lavora direttamente sul rivestimento dell'utero, l'endometrio, così da ridurre velocemente e bloccare drasticamente i sanguinamenti vaginali". Fra gli effetti collaterali, riscontrati sul 10% delle pazienti, ci sono vampate e mal di testa. La pillola va assunta una volta al giorno per tre mesi, sospendendola successivamente per un ciclo mestruale, che permetta all'endometrio di svilupparsi. Il trattamento infatti lo assottiglia, condizione che secondo il professor Al-Hendy non rappresenta un fattore di rischio in relazione al cancro endometriale.

Altri due medicinali allo studio

La diffusione di questa tecnologia medica rappresenta un importante traguardo soprattutto per le donne che vogliono avere nuove gravidanze: con una pillola è possibile curare la patologia senza ricorrere al bisturi. Al momento l'operazione più diffusa per la cura dei fibromi uterini è quella dell'isterectomia, che comporta la rimozione dell'utero. Nei casi più fortunati, si può arrivare alla miomectomia, che implica l'asportazione solo di una parte del muscolo interessata dal fibroma. Oltre al farmaco della Allergan diverse case stanno studiando trattamenti simili, Bayer starebbe sviluppando un prodotto basato su una sostanza dalle funzioni simili, il vilaprisan. AbbeVie è invece al lavoro per testare un trattamento medico a base di elagolix, che andrà a curare sia i fibromi sia l'endometriosi, una patologia invalidante per cui il tessuto che riveste l'interno dell'utero inizia a crescere all'esterno dell'organo, causando dolore nella zona pelvica. L'azienda spera di mettere in commercio il medicinale entro il 2020.

Cosa sono i fibromi uterini

I fibromi uterini sono tumori benigni dell'utero, molto comuni tra le donne, ma la maggior parte di esse non presenta alcun sintomo. Secondo il "Wall Street Journal" sono circa 26 milioni le donne che negli Stati Uniti soffrono di questo tipo di patologia. Meno di uno su 1.000 diventa maligno. Tuttavia, quando i sintomi si manifestano, possono complicare la qualità della vita delle donne. Si riscontrano mestruazioni dolorose e abbondanti, oltre sanguinamenti anche in altri giorni del mese, dolori durante rapporti sessuali, difficoltà riproduttive e generiche condizioni di dolore nella zona lombare. Le cause dei fibromi uterini restano sconosciute, ma è molto probabile che in presenza di casi nella propria storia familiare, questa condizione possa ripetersi anche in altri componenti. Alcuni studi imputano un ruolo anche all'alimentazione.

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