Punture di insetti, che cosa fare? Ecco i consigli dell'esperto

Salute e Benessere
Tra le punture più pericolose ci sono quelle degli imenotteri, come api, vespe e calabroni (Getty Images)
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Il dermatologo Antonio Costanzo parla dei rimedi contro le zanzare e mette in guardia rispetto agli imenotteri: "Ogni anno in Italia punte cinque milioni di persone"

Le punture degli insetti sono di solito un effetto collaterale che bisogna sopportare nei mesi estivi e autunnali. A volte, però, da semplice fastidio, questi attacchi si possono trasformare in problema per la pelle, provocando infezioni ed esarcebando allergie. A suggerire i migliori rimedi è il professor Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità operativa di Dermatologia della clinica Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Tra i suoi consigli, quello di "portare sempre con sé il cortisone o l'adrenalina" in caso di allergia, che può manifestarsi ad esempio con il veleno iniettato da api e vespe. E, per il dopo-puntura, il classico "rimedio della nonna": l'ammoniaca.

Come riconoscere le punture di insetto

Nel caso di punture di insetto, i rigonfiamenti compaiono velocemente, accompagnati da dolore nel caso degli imenotteri come api, vespe e calabroni. "Se a pungere sono invece zanzare o zecche, ci si può anche non accorgere, proprio perché questi insetti non iniettano alcun veleno", spiega Costanzo, che tornando sugli imenotteri ricorda: "In Italia sono circa cinque milioni le persone punte ogni anno e 400mila di queste hanno una reazione che può arrivare fino allo shock anafilattico". Causa, quest'ultima, della morte di un uomo a Bergamo a inizio agosto. E anche il cambiamento climatico, da cui dipende l'arrivo di nuove specie finora sconosciute nel nostro Paese, aumenta il rischio di nuove allergie. "Un recente studio ha inoltre dimostrato la relazione tra le reazioni allergiche dovute alle punture e alcuni incidenti stradali – prosegue il dermatologo – causati proprio da malori provocati dal veleno".

Punture, come difendersi: allergie e infezioni

Cosa fare dunque per affrontare correttamente il pericolo derivante dalle punture? "Innanzitutto il consiglio è quello, in caso di allergia, di portare sempre con sé una fiala di cortisone o adrenalina. Contro le punture di api e animali simili esiste una terapia desensibilizzante che funziona piuttosto bene". Per le zanzare, invece, il rischio è minore e può derivare da eventuali sovrainfezioni, "nel caso in cui ci si gratti e in tal modo si facciano proliferare i batteri sulla conseguente ferita". Per quanto riguarda invece le infezioni vere e proprie, tolta la malaria, che nel mondo miete qualche centinaia di migliaia di vittime ogni anno, "la zona Mediterranea, il Sud Italia quindi, è caratterizzata dalla presenza delle zecche che trasmettono la cosiddetta febbre bottonosa". In caso di febbri prolungate dalla comparsa di una caratteristica crosta nera dopo la puntura di tali insetti, secondo il professore "è opportuno rivolgersi a un medico: con una semplice terapia antibiotica il problema di solito si risolve".

Rimedi contro il gonfiore

Per far passare il classico gonfiore delle punture, basta una terapia topica con cortisonici o antistaminici, questi ultimi meno consigliati d'estate a causa dell'esposizione al sole. "Altrimenti – sostiene Costanzo – c'è sempre il vecchio rimedio dell'ammoniaca che, contrariamente a quanto si pensa, non ha un effetto lenitivo ma agisce rendendo inefficace il veleno con cui ha una reazione chimica". Tra i rimedi naturali anche per le zanzare citiamo l'aloe, il cui estratto ha invece proprio la funzione di calmare il dolore.

Come prevenire le punture di zanzara

Infine, ecco alcuni consigli per prevenire le punture di zanzara, al di là degli spray o delle creme disponibili in commercio. Lo stesso professor Costanzo cita alcuni dei rimedi pubblicati online dall'Ospedale Bambin Gesù di Roma: "Evitare indumenti colorati o sgargianti, che possono attirare gli insetti, non usare lozioni forti e indossare, se possibile, vestiti lunghi e coprenti, soprattutto se si va in campagna e si attraversano zone in cui l'erba è alta. Tra i repellenti naturali ci sono poi la malva e l'aloe, che hanno odori non particolarmente amati dagli insetti", conclude il medico. Come conferma il sito dell'Humanitas, altri repellenti che non hanno controindicazioni come quelli chimici sono i prodotti a base di estratto di geranio o di menta.

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