Tumore al polmone, possibile diagnosi attraverso prelievo di sangue

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Il nuovo test del sangue analizza il contenuto delle piastrine, in cerca di materiale genetico tumorale (foto: repertorio Getty Images)
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Messo a punto un innovativo test per individuare una delle forme più comuni di cancro di questo tipo che consisterebbe in una biopsia liquida potenzialmente più accurata di metodi simili

Passo avanti nella diagnosi dei tumori. Sarebbe stato messo a punto, infatti, un metodo innovativo per individuare la forma più comune di cancro ai polmoni. Si tratta di un test del sangue che consiste in una nuova formula di biopsia liquida che, secondo gli esperti, è potenzialmente più accurata di altri metodi simili. Autori di questa scoperta i ricercatori della VU University Medical Center di Amsterdam, nei Paesi Bassi, che hanno descritto i propri risultati sulla rivista "Cancer Cell".

La forma più comune di tumore al polmone

I carcinomi polmonari si distinguono principalmente in due grandi famiglie: quelli a "piccole cellule", che devono il nome alle piccole dimensioni che rendono individuabili le cellule tumorali al microscopio e quelli "non a piccole cellule". Su questi, che rappresentano l’85% della totalità dei casi, è stato sperimentato il nuovo test del sangue per la diagnosi tumorale. Secondo quanto spiegato su "Cancer Cell", il test sarebbe una nuova formula di biopsia liquida che va alla ricerca del materiale genetico del tumore, in particolare concentrandosi sulle molecole di Rna. I ricercatori sostengono che questo nuovo metodo, ribattezzato "Thromboseq", avrebbe le potenzialità per rivelarsi più accurato di altri test simili.

Un test del sangue innovativo

Il nuovo test sviluppato dai ricercatori dell’istituto olandese si concentra in particolare sulle piastrine. Queste ultime, infatti, sono le cellule che presiedono alla coagulazione del sangue in caso di ferite e sono del tutto prive di Dna. Hanno la capacità di inglobare il materiale genetico che circola nel plasma, compreso quello tumorale. "Thromboseq" è stato quindi testato su oltre 700 campioni di sangue che erano stati prelevati da pazienti affetti da un tumore in fase avanzata o iniziale, da soggetti sani e da pazienti che erano affetti da altre patologie, dalla sclerosi multipla fino alla pancreatite. Gli esperti hanno passato in rassegna oltre cinquemila molecole diverse di Rna inglobate dalle piastrine, fino a individuare una circoscritta ‘famiglia’ di Rna tumorale. Al termine delle analisi il test è risultato avere un’accuratezza del 90%. Secondo i ricercatori, il "ThromboSeq" potrebbe essere utilizzato per qualsiasi tipo di tumore, sia da solo, sia in abbinamento ad altri test diagnostici oggi un uso.

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