Il governo russo: proibire la vendita di sigarette a nati dopo il 2015

Salute e Benessere
Le leggi contro il fumo si sono fatte progressivamente più forti in Russia (Getty Images)
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Il ministero della salute ha annunciato un piano radicale per combattere la piaga del tabagismo tra i giovani del Paese

Niente sigarette per chi è nato dopo il 2015: è questa la dura proposta avanzata dal ministero della salute russo per contrastare il dilagare del tabagismo tra i giovani. Benché sembri difficile pensare di bandire la vendita di tabacco a un'intera generazione di persone, Nikolai Gerasimenko, membro della commissione per la salute presso il parlamento russo, ha definito l'obiettivo "ideologicamente corretto". A riportarlo è l'inglese "The Times".

 

Leggi restrittive - La Russia è stata a lungo tollerante nei confronti del fumo: le prime restrizioni all'uso di sigarette in luoghi pubblici sono arrivate soltanto nel 2013. Da quel momento, però, i provvedimenti legislativi in merito si sono fatti sempre più duri. Come riporta Tass, la legge del 2013 ha ad esempio vietato anche la pubblicità e le sponsorizzazioni a cura delle aziende del tabacco. Una serie di misure che ha dato un notevole contributo alla riduzione dei consumi di questa sostanza in Russia. L'attuale proposta di un bando per le giovani generazioni, tuttavia, desta qualche perplessità: oltre alle difficoltà pratiche nell'applicazione di un tale divieto, sarebbe infatti da mettere in conto anche il possibile aumento delle vendite di sigarette al mercato nero, una prospettiva potenzialmente peggiore per la salute pubblica.

 

Una lotta con importanti risultati - Benché la proposta sia al vaglio del Cremlino, si teme che la mossa possa provocare la furia delle compagnie del tabacco. Ad oggi in Russia sono già stati fatti passi da gigante nella lotta al tabagismo, calato del 10% nel 2016 attestandosi al 31% della popolazione del Paese. Quella conro il fumo è una lotta che non riguarda però solo la Russia: nell'Unione Europea una persona su quattro è fumatrice mentre, a livello mondiale, ogni anno muoiono circa 6 milioni di persone per patologie collegate al tabagismo a fronte, ad esempio, di 1,1 milioni di vittime provocate dall'Aids.

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