Chi è Stefania Pucciarelli, dai post contro migranti ai Diritti umani

Politica

Eletta al Senato con la Lega nel marzo 2018, in passato ha suscitato polemiche per un “mi piace” a un commento che invocava i forni per gli stranieri e per essersi presentata in burqa al consiglio regionale ligure

“Leghista da quando la Lega Nord è nata nella lontana prima repubblica. Amo il mio paese, le sue tradizioni e la sua cultura”. Così Stefania Pucciarelli, nata nel 1967 a Sarzana (La Spezia) si descrive nella breve biografia sul suo sito ufficiale. Pucciarelli, che vive a Santo Stefano Magra, vicino a Sarzana, è stata eletta al Senato nel marzo 2018. Nel novembre 2018, la sua elezione a presidente della Commissione parlamentare diritti umani ha suscitato polemiche. In passato alcune sue uscite in tema di immigrazione e lotta contro il fondamentalismo islamico hanno fatto molto discutere.

Dal consiglio di Santo Stefano Magra a Palazzo Madama

Pucciarelli milita nella Lega Nord a lungo prima di candidarsi nel 2011 a sindaco di Santo Stefano Magra. Eletta in consiglio comunale, diventa nel 2013 segretaria provinciale del partito. Il 31 maggio 2015 viene eletta consigliera regionale della Liguria (raccogliendo 1369 voti nel territorio della provincia di La Spezia). Assume così la presidenza della III Commissione consiliare della Regione Liguria (attività produttive, cultura, formazione e lavoro). “Amo il mio paese - scrive Pucciarelli sul suo sito - le sue tradizioni e la sua cultura. Credo nell’autonomia e nella sovranità nazionale, nella libertà individuale, in uno stato forte ma non invasivo, e nell’uguaglianza che consente a ogni cittadino il pari accesso alle opportunità della vita”.

"Ruspe nel campo nomadi, passo per la legalità"

A pochi giorni dalla sua elezione a presidente della Commissione diritti umani, la senatrice ha accolto positivamente l'arrivo delle ruspe nel campo nomadi di via Gragnola, a Castelnuovo Magra (La Spezia): "Un altro passo avanti per ristabilire la legalità", è il commento su Facebook.

Le polemiche dopo il like al post sui forni agli stranieri

Nel giugno 2017, Pucciarelli, da consigliera regionale della Liguria, scatena l’ira del collega Francesco Battistini, ex M5s. Tutto nasce da un post sulla pagina Facebook della consigliera regionale della Lega, che denuncia l'assegnazione degli alloggi popolari per il 40% a stranieri a La Spezia. Un utente commenta “un forno gli darei”, riferendosi proprio agli stranieri, e Pucciarelli clicca “mi piace”. Il collega Battistini denuncia tutto su Facebook e la polemica si ingrossa. Pucciarelli rimuove il commento e si scusa: “I forni sono un triste ricordo del passato che nessuno, tantomeno io, intende restaurare”. Ma aggiunge: “Le cosiddette ‘opposizioni’, non avendo più alcun argomento politico con il quale affrontarci, si stanno impegnando a 'spulciare' i profili Facebook di ciascuno di noi esponenti di maggioranza, in cerca di qualcosa di compromettente”.

Le critiche ai corsi di pugilato per migranti

Nel dicembre del 2017, Pucciarelli si scaglia contro i corsi di pugilato per l'integrazione dei migranti a Santo Stefano Magra, istituiti da un'associazione sportiva patrocinata da comune e Caritas. "In Italia c’è chi insegna ai migranti a tirare meglio i pugni. Ci aspettiamo che il Pd e certi sacerdoti organizzino ulteriori lezioni di tiro a segno con fucili e pistole, tecniche di lotta greco romana e altri sport del genere", afferma la consigliera insieme al collega leghista Alessandro Piana.

Al consiglio regionale in burqa

Poi, l’8 marzo del 2016, Pucciarelli si presenta in burqa sui banchi dell’assemblea del consiglio regionale ligure per, spiega lei, "dare voce a tutte le donne invisibili costrette a indossarlo in Italia e nel mondo. È un abito che vediamo anche nel nostro paese, lo indosso per dare voce alle donne invisibili, che sono nel nostro territorio e della cui condizione nessuno si preoccupa, in uno Stato come quello italiano che ha tra i suoi diritti fondamentali la parità tra uomo e donna. Il burqa dovrebbe essere vietato nei luoghi pubblici perché sotto ci potrebbe essere chiunque”. In questa occasione, il presidente dell'assemblea Francesco Bruzzone, anch'egli del Carroccio, la invita "ad uscire dall’aula, perché il suo abito non è consono ai lavori del consiglio".

I post su Asia Bibi e Desirée

Dopo l’elezione in Senato, Pucciarelli viene nominata nella commissione parlamentare per i diritti umani. Ne dà notizia lei stessa con un post su Facebook, il 7 novembre 2018. "Oggi, in Aula - scrive in un post - per voce di Simone Pillon abbiamo chiesto che la commissione si raduni il prima possibile per trattare il caso di Asia Bibi, la cristiana che in Pakistan è stata prima condannata a morte per blasfemia e poi assolta. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte ai cristiani perseguitati”. Il 27 ottobre, invece, Pucciarelli interviene sull’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne stuprata e uccisa a Roma. “A San Lorenzo - si legge nel post di Pucciarelli - dove la piccola Desirée è stata seviziata per ore dagli extracomunitari, i partigiani e le femministe sono scesi in piazza insieme ai migranti contro il razzismo. Loro, come i governi a guida Pd, sono complici dei crimini commessi da persone che non dovevano entrare in Italia. L’Anpi, sempre che abbia mai avuto ragione di esistere, in queste ore ha dimostrato di non servire proprio più a niente. Con questa manifestazione l’Anpi e le femministe hanno ucciso Desirée una seconda volta”.

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