Nuovo governo, si va verso incarico esplorativo "largo" a Roberto Fico

Politica
La stretta di mano tra Mattarella e Fico durante il secondo giro di consultazioni

Mattarella, salvo sorprese, potrebbe già lunedì convocare il presidente della Camera: a differenza di quanto successo con Casellati, potrebbe affidargli un incarico senza postille. Salvini apre ai 5S: si può fare un buon lavoro

Dopo i vari giri di consultazioni di Sergio Mattarella e Elisabetta Alberti Casellati, con i tentativi di formare un nuovo governo andati a vuoto, la prossima mossa del capo dello Stato – salvo sorprese – dovrebbe essere quella di affidare un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico. Un mandato cosiddetto “largo”, per sondare anche la possibilità di un esecutivo con nuove alleanze.
E mentre il possibile incarico potrebbe aprire all'ipotesi di un accordo tra M5S e Pd, in serata Salvini risponde alle parole di Luigi Di Maio, che aveva detto che con la Lega si sarebbe potuto lavorare bene: "Penso anche io che con loro si possa fare un buon lavoro", ha detto il leader del Carroccio.

Incarico esplorativo a Fico senza postille

Mattarella potrebbe non delimitare l’incarico che affiderà a Fico. La "logica Casellati", cioè tempi contingentati ed esplorazione solo su esecutivo centrodestra-M5S, potrebbe non essere ripetuta. Il presidente della Repubblica potrebbe convocare quello della Camera al Quirinale già lunedì per affidargli un mandato esplorativo senza postille. Una formula che darebbe ampio respiro a Fico, sia politico sia temporale, permettendogli di percorrere contemporaneamente almeno due vie: quella dell'esecutivo M5S-Pd, esigua nei numeri e a oggi altamente improbabile per le divisioni dei Dem, e quella dell'intesa Lega-M5S (che presuppone uno strappo irreparabile nel centrodestra). Senza contare che, al contrario di Casellati, la figura del pentastellato Fico potrebbe aprire praterie inesplorate per intese più larghe a oggi imprevedibili. Il presidente della Camera, poi, non è escluso che possa passare dall'incarico esplorativo all'incarico pieno: sulla sua persona potrebbero anche coagularsi spezzoni del Pd oggi dormienti.

Berlusconi cerca di ricucire con Salvini

Con il Pd che per ora resta defilato - il segretario reggente Maurizio Martina ha detto che bisogna “aspettare le indicazioni di Mattarella” prima di fare altre mosse – sotto i riflettori rimane il dialogo a distanza tra il Movimento e la Lega. La possibilità di un esecutivo con pentastellati e centrodestra unito sembra ormai sfumata. Ma, nonostante le scintille, tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi lo strappo non c’è ancora stato. L’ex premier, dopo gli attacchi al M5S che hanno provocato l’irritazione dell’alleato, ha cercato di ricucire ribadendo che il leader della coalizione è Salvini. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha aggiunto: “Salvini finora si è comportato con correttezza nei nostri confronti. Rappresenta una coalizione del 37%, non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 Stelle. Sono certissimo che continuerà a parlare e ad operare in nome dell'intero centrodestra”. Su un eventuale ritorno alle urne, Berlusconi ha aggiunto: “Se non si trova nessuna soluzione mi sembra inevitabile. Però sarebbe un peccato”. E su un governo Pd-M5S, magari guidato da Fico: “Sarebbe un ennesimo tradimento della volontà degli elettori”.

L'ultima ipotesi di Mattarella: governo di responsabilità

Tra Berlusconi e Salvini, comunque, continua a inserirsi Luigi Di Maio, che non perde occasione di corteggiare il leader del Carroccio e invitarlo a rompere con Forza Italia. “Noi e la Lega possiamo fare un buon lavoro per questo Paese”, ha detto il capo politico del M5S. Sullo sfondo ci sono anche le elezioni regionali in Molise (oggi, 22 aprile) e in Friuli Venezia Giulia (29 aprile), che potrebbero smuovere qualche equilibrio. Mattarella intanto, da presidente previdente, sta già lavorando alla soluzione finale: un governo di responsabilità per il Paese. Perché il ritorno al voto subito, con questa legge elettorale, il capo dello Stato proprio non lo vuole.

Salvini: penso anche io che con M5s si possa lavorare

In serata Matteo Salvini è nuovamente intervenuto sul futuro governo, specificando di essere “contento perché non vedo l'ora di fare, ma c'è un programma, un voto da rispettare. Anche io ritengo che con i 5Stelle si possa lavorare bene, però patti chiari e amicizia lunga". Il leader della Lega ha chiesto anche di aspettare “ancora qualche giorno” per il nuovo governo, specificando che preferisce “attendere ancora un poco piuttosto che sbagliare e dover poi chiedere scusa per anni".

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