Elezioni 2018, Renzi: dal Pd porte chiuse ai fuoriusciti del M5S

Politica
Matteo Renzi (ansa)
renzi_getty

Il segretario Dem commenta l'apertura di Berlusconi ai grillini coinvolti nel caso rimborsopoli: "Ha fatto un'offerta agli impresentabili". E aggiunge: il Cavaliere ha ragione "mai larghe intese con noi". Si D'Alema dice: "Ha cercato di distruggere il Pd". LO SPECIALE

Il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, chiude la porta ai futuri parlamentari del Movimento 5 stelle coinvolti nel caso dei rimborsi fantasma. L’ex capo del governo ha parlato a Radio Capital in vista delle elezioni del 4 marzo (LO SPECIALE). E alla domanda se gli esuli del M5S, se eletti, potranno entrare nel gruppo parlamentare dem ha risposto secco: “Sta scherzando? Abbiamo un'idea della politica diversa”. La domanda è arrivata dopo l’apertura di Silvio Berlusconi: nella giornata del 20 febbraio, aveva invitato in Forza Italia i grillini che in questi giorni sono nell’occhi del ciclone per rimborsopoli. "Agli impresentabili del Movimento 5 stelle - ha aggiunto Renzi - Berlusconi ha fatto un'offerta che quelli non possono rifiutare, quasi commerciale, nemmeno fosse alla Standa. Dice loro 'venite con noi così avrete la legislatura piena'". Contro l'apertura ai fuoriusciti del M5S, anche l'alleata di Berlusconi Giorgia Meloni.
Renzi ha poi usato parole dure contro Luigi Di Maio, candidato alla presidenza del consiglio per i pentastellati: "Fate le foto di gruppo alle squadre: da un lato lo 'spread team', dall'altro i 5 Stelle, che in queste elezioni è diventato il partito degli impresentabili, gli ex onesti. Di Maio è diventato il capo del partito degli impresentabili", ha detto. E ha attaccato ancora il Movimento 5 Stelle, definendolo un partito "fondato da un pregiudicato che ha problemi con l'evasione".

Renzi: “Larghe intese mai iniziate”

Renzi, poi, ha anche parlato dell’ipotesi di un accordo con il centrodestra dopo l’election day del 4 marzo. Per il segretario dem le larghe intese non sono archiviate. Ma “non sono mai iniziate", ha detto. "Silvio Berlusconi ha votato due governi: quello di Mario Monti e quello di Enrico Letta. Mai il mio”, ha affermato Renzi. E sull’esito del voto di marzo: “Come sempre gli ultimi giorni della campagna elettorale sono decisivi per i voti degli incerti. La partita è totalmente aperta. È una sfida bella e il nostro obiettivo è di essere il primo partito e primo gruppo parlamentare, un risultato assolutamente alla portata”.

Renzi: flat tax? “Si fa prima a credere a Babbo Natale”

Renzi, nella sua intervista a Radio Capital, ha preso di mira frontalmente le misure economiche e fiscali proposte dal centrodestra: “Chi crede alla flat tax fa prima a credere a Babbo Natale. Ricordate quale era il primo punto del programma di Berlusconi di 17 anni fa? Diceva che avrebbero fatto le aliquote con una flat tax dimezzata rispetto a quella proposta oggi e non hanno fatto neppure quella. Noi qualcosa abbiamo fatto, un passo lo abbiamo fatto, ora vogliamo fare quello successivo. Credibilità questa è la nostra parola”, ha detto Renzi. E ancora: “Noi abbiamo preso un Paese che andava male e ora va meglio, non dico bene, ma certamente meglio”. Tra le misure che il Pd propone, ha spiegato, ci sono "incentivi straordinari e aiuti a chi fa assunzioni a tempo indeterminato". Quando il centrosinistra ha iniziato a governare "eravamo in una situazione di crisi, il problema era arrivare alla fine del mese. Un passo alla volta, ora siamo usciti dalla crisi abbiamo più 1,6% di Pil. Ricordo come mi trattavano i Consigli europei, come Calimero, eravamo sott'acqua, dovevamo galleggiare con misure tampone e queste misure ci hanno fatto ripartire. Ora si possono estendere alle partite Iva le stesse misure previste per i dipendenti, oggi è possibile, il quadro è migliorato".

In difesa di Vincenzo De Luca: "Mai avuto problemi con giustizia"

Il numero uno del Pd ha parlato anche del caso che sta coinvolgendo il figlio del governatore campano Vincenzo De Luca, Roberto, indagato a Napoli per corruzione nell'ambito di un'inchiesta su presunti casi di mazzette nella gestione degli appalti per i rifiuti in regione. Renzi sta dalla parte di De Luca perché, dice, “è stato uno straordinario sindaco di Salerno, ha uno stile di governo che non tutti condividono, ma non ha mai avuto un problema con la giustizia".

Renzi: “D’Alema ha cercato di distruggere dall'interno l'esperienza del Pd”

Nell’intervista a Radio Capital, Renzi ha parlato anche di Massimo D’Alema e di Liberi e Uguali, lista che candida a capo del governo Piero Grasso. “Che D'Alema abbia una relazione complicata con tutti i leader del centrosinistra è noto, dal giorno dopo le Europee ha cercato di distruggere dall'interno l'esperienza del Pd. Oggi basta che si sappia che un voto dato a D'Alema e al suo partito, per come funzionano i collegi, è regalato a Salvini e Berlusconi. Credo che loro siano in difficoltà anche per la crescita di Potere al Popolo”, ha detto il segretario del Pd.

Politica: I più letti