Niger, via libera della Camera per le missioni internazionali

Politica
La Camera dei deputati ha dato l'ok per la prosecuzione nel 2018 delle missioni internazionali (Foto: Archivio Ansa)
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L’Aula di Montecitorio ha dato l'ok alla prosecuzione per il 2018 delle operazioni all'estero, armate e di cooperazione. Tra queste anche quella nel Paese africano. Favorevole anche Forza Italia, astenuta la Lega. Gentiloni: "Lavoriamo contro terrorismo e trafficanti"

La Camera dei deputati ha votato a favore della prosecuzione per il 2018 delle missioni internazionali. Tra queste, anche quella in Niger. Montecitorio ha approvato la risoluzione di maggioranza che ha incassato anche il voto favorevole di Forza Italia, mentre si è astenuta la Lega. Hanno invece votato contro le premesse di parti della risoluzione, relative a singole missioni, i deputati del Movimento 5 Stelle e di LeU. Tutte respinte le altre risoluzioni presentate dai gruppi opposizione. Soddisfatto il premier Gentiloni che su Twitter ha scritto: "Lavoriamo contro terrorismo e trafficanti".

Ultimo voto di questa legislatura

Quello sulle missioni internazionali è stato quasi sicuramente l'ultimo voto della diciassettesima legislatura. Prima di togliere la seduta, la presidente Laura Boldrini ha comunicato che la Camera è convocata "a domicilio": un'espressione usata per dire che non si sa quando ci sarà una nuova seduta.

Gentiloni: missioni contro terrorismo e trafficanti

Soddisfazione è arrivata via Twitter dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Cosa si è votato

Il documento che è stato votato dalla Camera contiene le linee guida per le missioni internazionali del 2018: la missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia, quella bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger. Ancora, la missione Nato di supporto in Tunisia, la United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara, la European Union Training Mission nella Repubblica Centrafricana. Confermato il potenziamento del dispositivo Nato per la sorveglianza dello spazio aereo europeo. Oltre alle nuove missioni, vengono prorogate quelle già in corso per il 2017: in tutto il piano per il 2018 prevede il dispiegamento all'estero di 5816 unità di personale militare, per una previsione di spesa totale di 684 milioni di euro.

Pd: "Missioni producono sicurezza"

Prima della votazione, il deputato del Pd, Tonino Moscatt, ha dichiarato che "con queste missioni contribuiamo a produrre sicurezza e a scongiurare il terrorismo e a controllare i flussi migratori. Si tratta di un investimento politico, economico e militare. È un fatto. Ci assumiamo una grande responsabilità di rispondere all'appello di Stati in condizione di bisogno che lottano per garantire sicurezza, stabilità, pace e democrazia e lo facciamo con determinazione e coerenza", ha concluso Moscatt. 

FI: "Voto favorevole ma il giudizio sul Governo è negativo"

Anche Elio Vito, deputato di Forza Italia e responsabile della Consulta sicurezza del partito azzurro, è intervenuto in Aula a Montecitorio prima della risoluzione: "Questo nostro voto, questo nostro senso di responsabilità, non è un voto a favore del governo o della sua politica estera, politica estera di questo esecutivo per la quale nutriamo diversi dubbi e per la quale esprimiamo un giudizio negativo. Lo facciamo nell'interesse dell'Italia e nell'interesse dei nostri militari in giro per il mondo". 

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