Via libera della Camera, Sappada passa dal Veneto al Friuli

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Con l'ok definitivo dei deputati dopo quello del Senato, il piccolo comune dolomitico passa alla regione autonoma. Si conclude, così, il percorso iniziato nel 2007 con il referendum degli abitanti del paese per chiedere il distacco dalla regione veneta

Dopo quello del Senato di settembre è arrivato il via libera definitivo della Camera: il comune di Sappada può passare dalla regione Veneto alla regione Friuli. L'Aula ha approvato definitivamente la proposta di legge con 257 voti a favore, 20 contrari e 74 astenuti. Si sono astenuti i deputati di Forza Italia, Direzione Italia e Mdp. La votazione definitiva è avvenuta dopo la bocciatura degli emendamenti alla proposta di legge, tutti respinti o ritirati. Si completa così un percorso iniziato 10 anni fa con il referendum del 9 marzo 2007, con cui gli stessi abitanti del paese si espressero per un distacco dal Veneto. In quell'occasione alla consultazione popolare partecipò oltre il 75 per cento degli aventi diritto e i sì al distacco raggiunsero il 95 per cento. In Italia è il primo caso di un Comune che passa da una Regione a statuto ordinario a una autonoma.

La soddisfazione di Serracchiani

Grande soddisfazione per l’esito del voto della Camera è stata espressa dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: "Questo è un atto di giustizia reso alla comunità di Sappada. Confido che da qui in avanti il clima sarà molto più sereno e saranno archiviate polemiche e contrapposizioni". Per Serracchiani, “Sappada non entra nella nostra regione come una bandierina sulla carta geografica, ma accolta come il ritorno di una gente rimasta a lungo staccata dal suo ceppo. Aver conseguito questo risultato è una delle gratificazioni profonde di questa mia legislatura". 

Zaia: "La cura sarebbe l’autonomia del Veneto"

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, invece, commenta amaro il voto: "A Roma si continua a banalizzare, si pensa che la cura, che sarebbe l'autonomia, si possa sostituire con amputazioni ad hoc". "Non è un caso - ha aggiunto il governatore - se 2,4 milioni di veneti sono andati a votare per il referendum sull'autonomia". Ma la scelta a Roma, ribadisce, è di usare come cura "l'amputazione, invece di riconoscere che quella veneta è una questione cruciale". Conclude con ironia Zaia: "Oggi se ne va Sappada. Domani sarà Cortina d'Ampezzo, poi chissà. Di questo passo daremo uno sbocco al mare al Trentino".

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