Minniti: “Approvare subito lo ius soli è un fatto di coscienza”

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(Foto d'archivio)

Il ministro dell’Interno, intervenuto alla Scuola per la Democrazia di Aosta, ha sottolineato la necessità di separare “l'emergenza dall’immigrazione” e ha spiegato che “chi integra meglio costruirà Paesi più sicuri”. E l’obiettivo è chiudere i centri di accoglienza

"I temi dell'emergenza e dell’immigrazione devono essere separati, metterli insieme è l'errore più catastrofico che si possa fare”. A dirlo è il ministro dell’Interno Marco Minniti, intervenuto alla nona edizione della Scuola per la Democrazia di Aosta, promossa dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e dall'associazione ItaliaDecide di Luciano Violante. “Sul tema - ha aggiunto - c'è bisogno di una visione complessiva e su questo si gioca la partita tra populismo e riformismo".

“Approvare ius soli entro la legislatura”

Secondo Minniti “sull’integrazione si gioca il futuro delle comunità nei prossimi 15 anni non solo in Italia ma nel mondo. Chi integra meglio costruirà Paesi più sicuri”. E su ius soli e ius culturae non ha dubbi: la legge va approvata entro questa legislatura, anche senza correzioni. "Non parliamo di migranti, ma di persone nate in Italia e che qui hanno compiuto un ciclo scolastico - ha spiegato in un forum con Avvenire - Lo dico con nettezza: credo che si debba fare di tutto per approvarla, anche così com'è. Una questione di principio così rilevante, su cui io mi sento personalmente impegnato, interpella il Parlamento e la coscienza di ogni singolo parlamentare”.

“Nord Africa non diventi piattaforma Isis”

E in tema di sicurezza e terrorismo il ministro ha aggiunto che “l’Africa settentrionale non può diventare una piattaforma per i terroristi dell'Is”, spiegando che “nello Stato Islamico c'erano 25-30.000 foreign fighters provenienti da 100 paesi, la più grande legione straniera mai vista. Molti sono morti ma molti torneranno nei paesi di provenienza, in Europa e Africa”.

“Diminuiti i flussi dalla Libia”

Sul tema dei flussi migratori provenienti dalla Libia, Minniti ad Aosta ha detto che “incomincia a vedersi una fievole luce alla fine del tunnel. Abbiamo dei dati che ci dicono che in questi mesi abbiamo avuto una diminuzione dei flussi dalla Libia”, ma “è ancora presto per dire se diminuiscono in maniera strutturale". Il ministro dell’Interno ha spiegato che sono “cattivi maestri coloro che dicono che, a un certo punto, 'se arrivo io faccio cessare i flussi migratori'", perché il punto “non è aprire o chiudere ma governare".

“Voglio chiudere i centri d’ accoglienza”

“L’obiettivo che mi sono dato - ha spiegato Minniti - è arrivare all'accoglienza diffusa e chiudere i grandi centri di accoglienza”, che “per quanto ci si possa sforzare di gestirli nel migliore dei modi non possono essere la via maestra per l'integrazione".

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