Ballottaggio comunali: a Martina Franca vince il centrosinistra

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Nel comune pugliese si riconferma Franco Ancona, ammesso al secondo turno dopo una battaglia legale vinta contro un altro candidato che aveva chiesto la sospensiva dopo il riconteggio dei voti. LIVEBLOG - SPECIALE - SPOGLIO

Il sindaco uscente Franco Ancona è stato riconfermato dai suoi elettori a Martina Franca. (LO SPECIALE ELEZIONI) Il ballottaggio per la poltrona di primo cittadino del Comune pugliese lo vedeva opposto ad Eligio Pizzigallo. Ancona ha vinto con il 51,4% dei voti dopo essere approdato al secondo turno in seguito ad uno strascico legale con Pino Pulito, candidato di Forza Italia rimasto escluso per pochi voti, che aveva contestato lo scrutinio chiedendo la sospensiva del ballottaggio. Ma il Tar di Lecce ha respinto il suo ricorso mandando al secondo turno Ancona. (LIVEBLOG -  TUTTI I RISULTATI)

Chi è il sindaco

Franco Ancona è il primo cittadino uscente, che nel 2012 vinse al ballottaggio con il 68,6% dei voti. Si è presentato stavolta con il supporto del Pd e di due liste civiche: Martina visione comune e Si Amo Martina. 

Elezioni a Martina Franca: i risultati del primo turno

Il primo turno delle elezioni comunali a Martina Franca ha visto come candidato più votato Eligio Pizzigallo, che ha ottenuto il 32,9% dei voti. La battaglia per il secondo posto utile per andare al ballottaggio si è giocata tra il sindaco uscente Franco Ancona del Pd e Pino Pulito, candidato sostenuto dal centrodestra. I due erano separati da una manciata di preferenze. Un primo conteggio ha dato avanti Pulito per 7 voti ma Ancona ha fatto ricorso perché per un errore di trascrizione nel verbale di una sezione gli sono stati attribuiti 30 voti in meno. 

La querelle legale

La commissione elettorale circondariale presso il Tribunale di Taranto, dopo una prima istanza respinta, ha poi riammesso Ancona al ballottaggio, dopo la sua richiesta di correzione “di un errore materiale nella sezione 9” che gli attribuiva trenta voti in meno: “222, anziché il numero dei voti effettivamente conseguiti pari a 252”. Lo stesso presidente del seggio aveva ammesso di aver commesso un errore a causa della stanchezza e dello stress per il protrarsi delle operazioni di scrutinio. Ancona è risultato dunque in vantaggio di 23 voti sul suo rivale raggiungendo il 29,9% delle preferenze contro il 29,8 di Pulito. (LO SPECIALE ELEZIONI)

Il ricorso al Tar

Pulito ha quindi presentato ricorso al Tar di Lecce chiedendo la sospensione della competizione elettorale e l’annullamento del pronunciamento della Commissione elettorale centrale. Il tribunale amministrativo lo ha però dichiarato inammissibile, stabilendo che, nel caso in cui Pulito volesse mettere in discussione i risultati elettorali, potrà farlo ma solo dopo il ballottaggio.

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