Ballottaggio elezioni comunali 2017: a Catanzaro vince il centrodestra

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Gli elettori della città calabrese hanno scelto di confermare il sindaco uscente Sergio Abramo con il 64,4% dei voti. Sconfitto lo sfidante Vincenzo "Enzo" Ciconte, candidato del centrosinistra. LO SPOGLIOIL LIVEBLOGLO SPECIALE

Sergio Abramo è stato riconfermato sindaco a Catanzaro, uno dei tre capoluoghi di Regione al ballottaggio in queste Comunali 2017 (LO SPECIALE). La poltrona di primo cittadino è di nuovo dell'esponente del centrodestra con il 64,4% dei voti. Sconfitto lo sfidante del centrosinistra Vincenzo “Enzo” Ciconte.

Chi è il sindaco

Sergio Abramo, imprenditore, 59 anni, primo cittadino uscente, è al suo quarto mandato non consecutivo alla guida di Catanzaro. Il suo avversario sconfitto, Vincenzo Ciconte, 61 anni, consigliere regionale del Pd, primario di cardiologia e presidente dell’Ordine provinciale dei medici, correva invece per la prima volta alla carica di sindaco del capoluogo calabrese.

Elezioni a Catanzaro: i risultati del primo turno

Abramo e Ciconte, lo scorso 11 giugno, erano risultati i candidati più votati tra i quattro in corsa per Palazzo De Nobili, sede del Comune. Abramo, sostenuto da sei liste (tra cui Forza Italia e Ap), aveva ottenuto il 39,72 per cento dei voti. Ciconte, che poteva contare su undici liste (tra cui Pd, Udc e Idv), si era assestato al 31,04 per cento. Il 23,22 per cento dei catanzaresi, poi, aveva scelto Nicola Fiorita, il docente universitario che qualcuno avrebbe voluto come candidato del centrosinistra ma che alla fine ha corso con il suo movimento Cambiavento e due liste civiche. La candidata del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato, si era fermata al 6 per cento. L’affluenza era stata del 72,44 per cento. Tra i partiti, Forza Italia si era piazzata al primo posto (10,12%), mentre il Pd aveva dimezzano il risultato di 5 anni fa passando dal 10, 44 per cento del 2012 al 5,14 di quest'anno.

Protagonista il voto disgiunto

Protagonista del primo turno era stato il voto disgiunto. Le undici liste a sostegno di Ciconte, infatti, avevano ottenuto complessivamente il 44,66 per cento: quasi il 14 per cento in più del candidato sindaco. Un travaso di voti di cui aveva beneficiato soprattutto Fiorita, che aveva incassato oltre 10 punti percentuali in più delle sue liste (ferme a poco meno del 13%). In vista del ballottaggio, per tamponare questa emorragia di voti, Ciconte aveva proposto a Fiorita una “collaborazione”, ma il docente ha rifiutato e non ha fatto accordi con nessuno. Una parte dei voti dell'elettorato di centrosinistra era andato anche alla candidata del M5S, che aveva doppiato la sua lista (6% contro il 3,64). Abramo, invece, era in linea con le proprie liste (38,82%).

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