Ius soli, Grasso: "Spero ok entro l’anno". Grillo: "Fumo negli occhi"

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Il presidente del Senato auspica l’approvazione del ddl per "concludere la legislatura con una certa dignità". Per il leader del Movimento "c'è solo una cosa da fare: chiedere un orientamento alla Ue". Il commissario europeo per le migrazioni: la competenza è nazionale

Sullo ius soli “c’è solo una cosa da fare: fermarsi e chiedere un orientamento alla Commissione Ue, coinvolgere nel dibattito anche il Parlamento Ue e il Consiglio. Discutere di cittadinanza senza una concertazione a livello europeo è fumo negli occhi dei cittadini'. Lo sottolinea un post a firma del M5S sul blog di Beppe Grillo nel quale si sottolinea che "in tutta l'Ue la cittadinanza si acquisisce principalmente attraverso lo 'ius sanguinis' e in nessuno Stato europeo esiste lo 'ius soli puro'".

Riforma di cittadinanza

Continua dunque il dibattito sulla riforma di cittadinanza che è stata incardinata in Senato il 15 giugno. La legge, già approvata alla Camera nel 2015, non contempla lo ius soli puro e introduce il cosiddetto ius soli culturae: ovvero il conferimento di cittadinanza per i soggetti nati in Italia - o che vi hanno fatto ingresso entro i dodici anni - che abbiano frequentato regolarmente, per almeno cinque anni, uno o più cicli scolastici o di formazione professionale.

Grasso: "Spero in ok entro l’anno"

Tra coloro che auspicano l’approvazione della riforma c’è il presidente del Senato Piero Grasso, che si augura di concludere la legislatura con una “certa dignità”. “Il via libera spero arrivi entro l’anno” ha detto. Più difficile che si riesca ad ottenere l’ok dell’Aula entro l’estate. “Sul ddl - ha ricordato - la Lega Nord ha presentato per l'Aula 50 mila emendamenti, fatti con intenti ostruzionistici. Bisognerà superare questo ostacolo".

Grillo: "E' una sòla"

Il M5S, intanto, dopo aver annunciato la propria astensione anche al Senato sulla proposta di legge che introdurrebbe nuove strade per diventare cittadini italiani, torna sul tema con un intervento a firma del leader Beppe Grillo: “E’ una sòla, ovvero una fregatura” scrive. "Concedere la cittadinanza italiana significa concedere anche la cittadinanza europea. Un tema così delicato, che coinvolge 28 Stati membri e oltre 500 milioni di cittadini, deve essere preceduto da una discussione e una concertazione a livello europeo”.


<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Per uno Ius Europeum <a href="https://t.co/aACtAhEMtl">https://t.co/aACtAhEMtl</a></p>&mdash; Beppe Grillo (@beppe_grillo) <a href="https://twitter.com/beppe_grillo/status/877152792191934465">20 giugno 2017</a></blockquote>
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"Coinvolgere la Ue"

Accanto a queste ragioni, il M5S sottolinea che lo ius soli non esiste in nessun altro stato membro dell'Unione. "In tutta l'Unione Europea la cittadinanza si acquisisce principalmente attraverso il diritto di sangue, il cosiddetto 'ius sanguinis', lo stesso che si applica in Italia. In nessuno Stato europeo esiste, invece, lo 'ius soli puro', ossia il diritto alla cittadinanza per nascita. 

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