Senato, Minzolini: "Presentate le dimissioni, io persona seria"

Politica
Augusto Minzolini a Palazzo Madama, in una foto d'archivio (Ansa)

Il parlamentare di Forza Italia ha ufficializzato la rinuncia al suo incarico. Ora l’Assemblea di Palazzo Madama dovrà decidere se accettare o meno. “Non prendo lezioni da altri”, ha detto il deputato la cui decadenza era stata bocciata dall’Aula dopo la condanna in via definitiva per peculato

 

"Oggi mi sono dimesso. Sono andato stamattina e ho presentato la lettera. Perché sono una persona seria e non prendo lezioni da altri”. Il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini ha ufficializzato con una lettera alla Presidenza del Senato le sue dimissioni dall’incarico parlamentare. Ora spetterà all'Aula di Palazzo Madama decidere se approvare o respingere la sua decisione.

 

La condanna e la decisione della Giunta - Minzolini, nel novembre 2015, era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per peculato continuato a causa dell'utilizzo della carta di credito Rai. Nel luglio 2016 la Giunta per le immunità del Senato lo aveva dichiarato decaduto, in applicazione della legge Severino, perché condannato con sentenza passata in giudicato. 

 

Il voto dell'Aula - Lo scorso 16 marzo, il Senato ha votato, con 137 voti a favore, un ordine del giorno contro la decisione della Giunta per le immunità, salvando quindi Minzolini dalla decadenza. Prima del voto però il senatore aveva annunciato le sue dimissioni qualsiasi fosse stato l'esito.

 

L'ira del M5S - A sostegno di Minzolini avevano votato anche alcuni esponenti del Pd, decisione che aveva scatenato l’ira del M5S secondo cui si era verificato un “voto di scambio”. Luigi Di Maio aveva affermato in quella circostanza: “Poi non si lamentino quando i cittadini manifestano in maniera violenta fuori al Parlamento se dentro si fanno atti eversivi di questo genere".

 

 

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