Stadio Roma, verso stop a delibera Marino. Grillo:"Raggi si cautela"

Politica

Frena ulteriormente il progetto di Tor di Valle dopo che è stato rinviato a venerdì l’incontro tra Comune e proponenti. Il leader M5S: "Novità in 1-2 giorni". E dal suo blog: la Capitale "è come una bomba atomica

 

 

“Uno o due giorni”, poi la questione del nuovo stadio delle Roma si chiuderà con una dichiarazione di Virginia Raggi, “o in un modo o nell’altro”. A garantirlo è il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo che, dal Campidoglio, dove si trova per una riunione di maggioranza, ribadisce come quella sul futuro dello stadio non sarà una sua decisione e che la risposta “la daranno Virginia e il Consiglio”.

 

Il ritiro della delibera di Marino e il rinvio dell'incontro con i proponenti - Quello che per ora è certo, è che la trattativa tra Comune e proponenti dello stadio è in una fase di stallo. Nelle ultime ore è trapelata la notizia che la giunta vuole revocare la delibera varata da Marino nel 2014, quella con cui si era stabilita la pubblica utilità del nuovo stadio. E l'incontro previsto in giornata tra le due parti - Comune e proponenti - è stato annullato e rinviato a venerdì prossimo. Grillo, a questo proposito, ha precisato che “la Raggi si sta muovendo a scopo cautelativo” e che “la situazione è un po’ complessa”.

 

Grillo:”Legge vera su Capitale”. Roma come "una bomba atomica" - Poco dopo le sue prime dichiarazioni dal Campidoglio, il leader dei pentastellati ha pubblicato un lungo post sul suo blog dove parla “da ragioniere” per spiegare la situazione di Roma. “La Regione Lazio decide se fare o non fare una struttura da un milione di metri cubi”, dice Grillo in riferimento allo stadio, “e il Comune deve subire questa roba. Dobbiamo avere avere una legislazione dello Stato che dica effettivamente se Roma è la città Capitale d'Italia. Così, non c’è”. Poi le cifre e il confronto con il capoluogo lombardo:”Abbiamo un bilancio di 4,5 miliardi in questa città, di spesa sono destinati agli investimenti solo 236 milioni. Milano destìna agli investimenti 10 volte di più”. Grillo ha anche ricordato che "Roma non è una città normale, è la città più grande d'Europa", ma "questa è una bomba atomica". Il perché di un'affermazione così forte, il leader dei pentastellati lo spiega subito dopo:"Abbiamo messo dei manager meravigliosi, delle persone straordinarie, di fiducia, ma più di così non potete neanche pretendere". Poi l'appello ai cittadini:"Cosa pretendete dalla Raggi? Cosa fai in una situazione così? Ci dovete dare una mano tutti".

 

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I prossimi passaggi - A questo punto, procedendo con la revoca della delibera sullo stadio, Raggi dovrebbe inviare già in giornata la comunicazione agli uffici competenti, in cui chiede di prendere posizione. Si avvierebbe poi la verifica per stabilire se ci sono ancora i presupposti per proseguire, oppure se, al contrario, si debba scegliere la strada dell’annullamento, della revoca o della modifica. 

 

Le reazioni nel Movimento - Sulla questione, non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo pentastellato. Per Grillo, il progetto, così come è stato pensato, dà solo il 15% “di un’opera da un milione di metri cubi” allo stadio e il restante 85% ad “altre cose”. Mentre la senatrice Paola Taverna ha ribadito di non volere “né una cementificazione né speculazioni”. Il deputato M5S Bonafede ha invece precisato che “l’annullamento della delibera comunale è un’ipotesi in campo: ma è semplicemente stata avviata una procedura in via cautelativa per vedere le possibili soluzioni. Al momento non cambia nulla”. 

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