Stadio, Raggi: si rischia causa milionaria. Non sarà colata di cemento

Politica
Protesta di Legambiente, Roma (foto LaPresse)

Si cerca il sostituto di Berdini, per il sindaco deve parlare di meno e fare di più: "Nel progetto che ereditiamo a Tor di Valle ci siamo trovati un iter già avanzato". Caso Marra-Scarpellini: si valuta ipotesi rito immediato

Il clima resta teso in Campidoglio anche dopo le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini. "Stiamo cercando un sostituto che parli di meno e lavori di più" dice Virginia Raggi a dimostrazione del fatto che non si è ancora lasciata alle spalle il caso aperto dalle pesanti critiche del professore raccolte da un cronista del quotidiano La Stampa sei giorni fa. Intanto l'inchiesta che coinvolge per un episodio di corruzione Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, e l'imprenditore Sergio Scarpellini potrebbe approdare in tempi relativamente brevi in un'aula di tribunale. L'ipotesi che la Procura di Roma possa avanzare una richiesta di giudizio immediato, saltando la fase dell'udienza preliminare, appare ormai piu' che ragionevole.

 

L’appoggio di Di Maio - La sindaca è comunque decisa a proseguire per la sua strada e a non cedere a nessuna pressione. E incassa l’appoggio di Di Maio, che la difende sul caso Marra (il fedelissimo oggi agli arresti per corruzione, ndr). "Raggi si fidava di lui -  dice il vicepresidente della Camera - Si è sbagliata e ha chiesto scusa. E solo perché ha chiesto scusa siamo andati avanti". Di Maio è poi tornato sulla vicenda del suo sms inviato dalla sindaca a Marra: "Ieri c'è stata una ricostruzione diffamante nei miei confronti su tre giornali. Se si dicono cose false è mio dovere querelare". E aggiunge: "Nessuno dei giornalisti, che ieri hanno fatto quei titoli vergognosi, mi ha fatto una telefonata”.

 

Roma e lo stadio –  Non commenta l’episodio, invece, Virginia Raggi, che rivendica i lavori in corso tra i collaboratori della sua giunta. "Abbiamo moltissimi dossier aperti, quello sullo stadio è uno dei tanti, i piani di zona, i toponimi, le affrancazioni, tutte cose sulle quali  bisogna lavorare e in maniera costante e quotidiana". Nessuna risposta, dunque, alle critiche di Berdini, che non ha mai nascosto la sua contrarietà alla realizzazione dello stadio di proprietà dell'As Roma, nella zona di Tor di Valle, così come disegnato sul progetto attuale. Sul blog di Grillo poi spiega: nel progetto che "ereditiamo" dello stadio a Tor di Valle "ci siamo trovati un iter gia' avanzato e quasi a conclusione che, in altre parole, significa: causa multimilionaria all'orizzonte che la società potrebbe intentare contro il Comune di Roma, per via degli atti amministrativi compiuti dalla giunta Marino in accordo col Pd che hanno creato i presupposti per il mancato guadagno".

 

Raggi: nessuna colata di cemento -  “Non ci sarà alcuna colata di cemento anzi francamente mi dispiace molto che come sempre alcuni giornali abbiano inventato verità che non esistono. Non c'è nessun accordo, stiamo lavorando per capire se sia possibile trovare una via di mezzo” afferma la sindaca circa la revisione del progetto dello stadio presentata dal club giallorosso.

Risponde poi con un pizzico di ironia a chi le chiede cosa pensi delle dichiarazioni dell'ex assessore all'Ambiente Paola Muraro che ha parlato, su La Stampa, del fatto che la sindaca sarebbe circondata da gruppi di potere che la controllano: "Adesso capiremo quali sono eventualmente questi gruppi di potere... Poi domani se c'è qualcos'altro me lo farete sapere".

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