Telelavoro e asili nido: in arrivo più flessibilità nella P.A.

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La direttiva sul lavoro flessibile per i dipendenti pubblici dovrebbe essere pronta per la prossima settimana, insieme al Testo unico del pubblico impiego che approderà in Consiglio dei ministri

Una direttiva sul lavoro flessibile, il Testo unico del pubblico impiego e - forse - un nuovo passo verso l'atteso rinnovo dei contratti. Si preannuncia una settimana ricca di novità per gli statali. Dopo vari rinvii, infatti, il Consiglio dei ministri dovrebbe esaminare la grande riforma del pubblico impiego, cuore della delega per la riorganizzazione della P.A.. Le misure principali vanno dalle norme sui licenziamenti ai controlli contro l'assenteismo, dai piani di assunzioni basati sui fabbisogni all'assorbimento dei precari. Non sarà però l'unica novità in arrivo: una direttiva ad hoc dovrebbe infatti definire una serie di formule di lavoro flessibile con l'obiettivo di conciliare i tempi di vita e lavoro dei dipendenti pubblici. Quanto al rinnovo del contratto, scaduto da 7 anni, si attende che la ministra Marianna Madia emani la direttiva all'Aran.

 

Dal telelavoro agli asili nido, la direttiva - Il governo sta lavorando a una direttiva ad hoc per dare attuazione a quanto previsto dalla riforma Madia, dove si prevede che almeno il 10% dei dipendenti pubblici possa avvalersi di nuove modalità di lavoro flessibile, come il telelavoro, per venire incontro a mamme e papà con l'obiettivo di conciliare i tempi di vita e lavoro dei dipendenti pubblici. Nella stessa direzione vanno le misure per agevolare il ricorso al part time, le convenzioni con gli asili nido e le scuole dell'infanzia e infine anche la possibilità di organizzare campi estivi per i figli dei dipendenti. La direttiva è di competenza anche della sottosegretaria Maria Elena Boschi, che ha la delega alle parti opportunità.

 

Il Testo Unico del pubblico impiego - Il Testo Unico del pubblico impiego, il decreto che disciplina i rapporti di lavoro, è il cuore della delega per la riorganizzazione della P.A. e dovrebbe approdare all'esame del Consiglio dei ministri la settimana prossima.

 

Licenziamenti per i furbetti del cartellino - Tra le novità, per quanto riguarda i licenziamenti, saranno introdotte alcune fattispecie, come le gravi e reiterate violazioni del codice di comportamento, la falsa attestazione della presenza, lo scarso rendimento. Resta l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, con il reintegro nel posto di lavoro.

 

Controlli contro l'assenteismo - Contro l'assenteismo, verranno intensificati i controlli e le sanzioni disciplinari per chi resta a casa in prossimità di un fine settimana o di giornate festive, oppure in determinati periodi di lavoro intenso nei quali è necessario assicurare continuità all'erogazione dei servizi all'utenza (ad esempio per scadenze fiscali). Le verifiche fiscali relative alle assenze per malattia saranno accentrate presso l'Inps: nascerà quindi un polo unico della medicina fiscale che si occuperà sia dei lavoratori pubblici sia di quelli privati. Le fasce orarie di reperibilità saranno armonizzate e i controlli avranno cadenza sistematica e ripetitiva.

 

Piano di assorbimento per i precari - La contrattazione indicherà i premi di produttività, che non saranno più distribuiti a pioggia, e sarà rivisto il sistema di valutazione per i dipendenti pubblici più meritevoli, che si avvarrà di organismi indipendenti in cui saranno coinvolti anche i cittadini. Il Testo Unico conterrà poi un piano di assorbimento per i precari e un nuovo sistema per le assunzioni, basato su piani triennali dei fabbisogni; sarà fissato un tetto del 20% alle graduatorie degli idonei dei concorsi.

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