Regionali 2015, c’è l’intesa tra Fi e Lega

Politica

Marco Di Fonzo

Luca Zaia e Giovanni Toti
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A meno di due mesi dal voto del 31 maggio le candidature sono ancora da definire, ma l'accordo tra Berlusconi e Salvini risolve buona parte delle questioni aperte. Le sfide, da Nord a Sud

Un puzzle con tante tessere, che con fatica, soprattutto a destra, si va componendo. A due mesi scarsi dal voto per le regionali del 31 maggio le candidature sono ancora da definire compiutamente, ma l'accordo tra Berlusconi e Salvini risolve buona parte delle questioni aperte. Lega e Forza Italia avranno un candidato comune in 3 regioni su 7, nelle altre non si faranno sgambetti.

Il ritrovato asse forzaleghista - In Veneto Luca Zaia è sostenuto dal Carroccio ma anche dagli azzurri, dopo l'intesa delle ultime ore. Flavio Tosi, invece, dovrebbe stringere con Area popolare, cioè NCD e UDC, ma l’accordo non è chiuso. In campo poi Alessandra Moretti per il PD e Jacopo Berti del Movimento 5 stelle.
In Liguria Forza Italia e Lega convergono invece su un forzista di peso come Giovanni Toti, scelta che impone il passo indietro del già lanciato vice di Salvini, Edoardo Rixi. Il consigliere politico del Cavaliere sfiderà Raffaella Paita, PD, Alice Salvatore, pentastellata e Luca Pastorino, candidato a sinistra dopo le tormentate primarie democratiche.
Centrosinistra compatto invece in Umbria, a sostegno della presidente uscente Catiuscia Marini. E uniti anche berlusconiani e leghisti sul sindaco di Assisi Claudio Ricci. Laura Alunni poi corre per i 5 Stelle.

CentroItalia, si balla da soli - Molto più frammentata la situazione in Toscana. Qui tutti ballano da soli. L'uscente Enrico Rossi è in pista da tempo per il PD, mentre Forza Italia deve decidere ufficialmente e il nome potrebbe essere quello di Giovanni Lamioni . Salvini punta invece su Claudio Borghi, i 5 stelle su Giacomo Giannarelli.
Situazione diversa ma comunque complicata nelle Marche. Il PD schiera Luca Ceriscioli, mentre Gian Mario Spacca, governatore uscente del PD ha lasciato il partito e formato una sua lista autonoma. Ed è vicino all'accordo non solo con Area popolare ma pure con i forzisti. A guidare l’M5S qui c'è Giovanni Maggi.

Le sfide a Mezzogiorno - Chiudiamo con le due sfide a Mezzogiorno, tra le più rilevanti a livello nazionale. In Puglia il PD schiera Michele Emiliano, mentre nel centrodestra si consuma una delle battaglie più cruente. Raffaele Fitto gioca in casa e fa sentire il suo peso minacciando di correre da solo. Il nome forzista in ballo è Francesco Schittulli, che però pretende di dare spazio a una lista fittiana a suo sostegno. Giacomo Giannarrelli guida i 5 stelle.
Tormentata e lunghissima anche la partita delle candidature in Campania. L’uscente Stefano Caldoro dovrebbe avere il sì anche di Area Popolare, ma nulla è deciso e ai centristi guarda anche il democratico Vincenzo De Luca, a sua volta non completamente sicuro del sostegno del suo partito, il PD. A sfidare entrambi la pentastellata Valeria Cariambino.

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