Europee, Grillo: se vinciamo Napolitano si dimetta, poi voto

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"Da questa campagna elettorale mi aspetto una marcia trionfale" dice il leader del M5S, prima di attaccare il Parlamento, il Colle e il premier. Poi aggiunge: "Chiederò di poter avere il governo in mano"

"Se il M5S sarà votato come primo gruppo politico alle europee dovranno avvenire due cose, immediatamente. La prima è che Napolitano dovrà dimettersi, non rappresenta più da tempo il sentimento del Paese né la volontà degli elettori".
Così un post del blog di Beppe Grillo dal titolo #Napolitanostaisereno.


Per Grillo, "la seconda cosa che dovrà avvenire sono le elezioni politiche anticipate. Il Parlamento è incostituzionale e non ha più alcuna legittimità elettorale. La melassa del Potere cercherà in ogni modo di perpetuare se stessa, lo sappiamo, ma per loro sarà comunque finita. O noi, o loro!".

Grillo: "Renzi è un figlio di troika" - Poche ore prima, Grillo aveva detto di aspettarsi "da questa campagna elettorale una marcia trionfale. Prima pensavo di vincere, adesso stravinceremo" (la bussola dei sondaggi -  i dati). "Basta che venga eletto al Parlamento europeo un candidato più del Pd e abbiamo vinto", afferma. Poi, sferra un nuovo attacco a Renzi e lancia l'affondo contro Berlusconi.
"Renzi e Berlusconi - aveva aggiunto - resteranno alleati, altrimenti muoiono insieme. Ma per loro è finita. Renzi sta in piedi per le banche, per le multinazionali europee: è figlio di troika".

Strappiamo fiscal compact - In caso di vittoria alle elezioni del 25 maggio, aveva aggiunto ancora il comico genovese, "vado in Europa e il fiscal compact lo strappiamo lì davanti". E ancora: "Andiamo a discutere gli eurobond e, se siamo una comunità, spalmiamo il debito. Andiamo a togliere il vincolo del 3 percento del pareggio di bilancio". In Italia, conclude, "sarà una meraviglia, un nuovo Rinascimento. Questo sistema è imploso. Non funziona più".

Serve il reddito di cittadinanza - Grillo aveva poi parlato della necessità di approvare il reddito di cittadinanza e cita il caso dello stabilimento siderurgico di Piombino. "Se fossi andato dai lavoratori con il provvedimento, il rapporto con gli operai sarebbe stato completamente diverso. Ci sarebbe stato il dialogo. Perché se perdi il posto ma hai mille euro al mese per tre anni e ti puoi scegliere un'altra occupazione, non hai una patologia sul lavoro e una drammaticità". Il reddito di cittadinanza, ribadisce, "è uno dei punti primari del nostro programma. Chissà quante persone perderanno il lavoro nella siderurgia. Milioni di persone resteranno per strada". 
Infine, aveva scherzato sulle condizioni di salute del cofondatore del M5S. "Casaleggio sta bene, benissimo" peccato "che parla ormai l'aramaico antico...".

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