Berlusconi: "Contro di me sentenza mostruosa"

Politica

Il Cavaliere definisce la sua condanna "un'ingiustizia enorme". Poi attacca il dl bonus del governo Renzi: "L'Irpef non è stata diminuita. Anche se usa le slide è sempre la sinistra delle tasse". Sull'Europa: "Bisogna riscrivere i trattati"

Silvio Berlusconi torna a parlare della condanna per frode fiscale che ha visto il suo affidamento ai servizi sociali. In un'intervista al Tg5 il leader di Forza Italia dice che non si candiderà alle Europee perché "colpito da un'ingiustizia enorme, una sentenza mostruosa".

"Sentenza mostruosa"
- "In questi 20 anni passati - spiega l'ex Cavaliere - sono sempre stato candidato alle Europee portando tre milioni di voti, questa volta sono stato colpito da un'ingiustizia enorme, una sentenza mostruosa, frode fiscale, io che sono il primo contribuente italiano. Ma  ho assoluta fiducia che la corte dei diritti europei annullerà la sentenza". "Nella scheda elettorale - prosegue -  ci sarà il nostro simbolo e anche il nome Berlusconi: questo garantisce ai moderati che io sono in campo".

"Solita sinistra delle tasse" - Berlusconi ha poi attaccato il governo Renzi e il recente dl bonus che prevede 80 euro in busta paga per i ceti più bassi. "Non c'è stata alcuna riduzione delle tasse - sostiene il leader di Forza Italia - I governi della sinistra le hanno mantenuto sulla casa, poi hanno aumentato l'imposizione sulle rendite finanziarie. Anche presentando i provvedimenti con brio e con le slide, non si riesce a evadere la ricetta sempiterna della sinistra: sempre più tasse".

"In Europa riscrivere i trattati" - Non è mancata anche una frecciata verso l'Europa in cui, ha sostenuto Berlusconi "dobbiamo riscrivere tutti i trattati, e dobbiamo esser forti per questo". Qualcuno di questi, ha detto ancora, "li abbiamo  firmati con la pistola alla tempia dell'imbroglio degli spread". "Dobbiamo ottenere che si possa sforare il 3% di deficit. Ed è qualcosa di imprescindibile e dobbiamo anche allontanare nel tempo o addirittura cancellare il fiscal compact", ha aggiunto. "Non si possono più dividere le elezioni fra quelle per l'Europa e quelle nazionali perché la politica è insieme nazionale ed europea e noi stiamo scontando questo fatto perché l'Europa a trazione tedesca ci ha imposto una politica di rigore che ha portato soltanto crisi".

"Elezioni politiche tra un anno, un anno e mezzo" - Berlusconi guarda poi alle politiche e rivolge ancora un appello ai moderati italiani "perché pensiamo di arrivare non solo a un ottimo risultato al Parlamento europeo. Dopo le Europee ci saranno, pensiamo non molto più al di là di un anno, un anno e mezzo, le elezioni politiche". E anche lì "pensiamo, con i moderati, di riportare una grande vittoria con una grande maggioranza in Parlamento, magari - anticipa - senza alleati, per eleggere e sostenere un governo tutto formato da ministri che appartengano a Forza Italia".

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