Letta: "Chi vuol venire al posto mio dica cosa vuole"

Politica

Il premier presenta la sua proposta per andare avanti: "Non penso a mio futuro". Sul rimpasto: "Non basta un aggiustamento". Qualche ora prima aveva incontrato Renzi, che spiega: "Dirò tutto domani alla direzione del Pd". Alfano: "Nulla è scontato"

Perché ora il programma 'Impegno Italia'? "Perché sono rispettoso delle regole e degli impegni presi, il Pd ha chiesto che ci fosse prima l'impegno sulla legge elettorale. Io sono un uomo del Pd". Così Enrico Letta presenta la sua proposta di "piano di coalizione" per andare avanti con il suo esecutivo. L'auspicio espresso dal premier è che "il patto ci veda tutti impegnati in modo sintonico". E quanto a una possibile perdita di tempo, replica: "Se perdita di tempo c'è stata non è colpa mia".
"Le mie prospettive personali non c'entrano niente né sulle cose di adesso né sulle cose che mi si propongono per il futuro", ha poi aggiunto (VIDEO) il premier nella conferenza stampa per presentare il programma di governo.



"Rimpasto? Non basta un aggiustamento" - Poi un invito che sembra rivolto a Renzi: "Io chiedo chiarezza e penso che la chiedano i cittadini che vogliono sapere che cosa succede alla luce del sole. Le dimissioni non si danno per dicerie e manovre palazzo. Ognuno deve pronunciarsi e dire che cosa vuole, specie chi vuole venire al posto mio".
Ma Letta parla anche di un possibile rimpasto del governo: "L'aggiustamento non è sufficiente, bisogna tenere conto di quanto accaduto in tutti questi mesi, un governo nato con Berlusconi, con Sc unita e senza Renzi segretario. Bisogna tenere conto dei cambiamenti che sono avvenuti che hanno cambiato la natura stessa del governo".

Renzi: "Dirò tutto domani, a  viso aperto" - Le parole di Letta arrivano dopo l'incontro a Palazzo Chigi tra lo stesso Letta e Matteo Renzi, definito dal primo "come dite voi, 'franco', in cui ognuno ha molto sinceramente fatto valutazioni, ripreso punti di vista. Quando si discute è sempre positivo".
Al termine del faccia a faccia i due, secondo fonti di Palazzo Chigi, sono rimasti su "posizioni distanti", mentre Renzi su Twitter annuncia:" Dirò tutto domani in direzione, a viso aperto". I riflettori sono quindi puntati sul Nazareno, dove si terrà la direzione cruciale, anticipata a giovedì 13, col Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che da Lisbona esclude il ritorno alle urne.
Intanto, il vicepremier Angelino Alfano a proposito di un eventuale esecutivo guidato da Matteo Renzi, precisa che "nulla è scontato" e chiede: "Chiunque sia il premier, parliamo di programmi". MA gia circolano le indiscrezioni sui possibili ministri di un esecutivo targato Renzi. (FOTO, VIDEO)

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