Pd e legge elettorale, tensione sul dialogo con Berlusconi

Politica

In giornata la direzione del partito diviso sulla scelta del segretario di voler parlare anche con il Cavaliere per trovare un accordo sulla riforma del voto. Schifani a SkyTG24: “Renzi sia chiaro su sostegno a governo”

Al via la prima direzione del Pd con Matteo Renzi come segretario. (DIRETTA)
Renzi continua le sue consultazioni con tutti i partiti sulla riforma della legge elettorale, ma deve fare i conti con la minoranza bersaniana che non vuole che tratti con Silvio Berlusconi. Il segretario ribadisce che vuole parlare con tutti, anche col Cavaliere. “E' giusto dialogare con tutti ma un conto è Forza Italia, un conto è Berlusconi in quanto condannato in via definitiva. Credo si debba tenere conto di questa differenza. Non vorrei una sua riabilitazione attraverso gratuiti atti simbolici" ribadisce il deputato Pd Danilo Leva. Nella giornata del 16 gennaio è possibile che ci sia un nuovo faccia a faccia tra Renzi e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Nel pomeriggio è attesa anche la direzione del Pd che in questa fase diventa cruciale per il futuro del governo. Secondo indiscrezioni, l’ala sinistra del Pd chiederà a Renzi di dire una parola netta a sostegno dell’esecutivo Letta.

Ginevra (Pd): "Letta e Renzi coinvolgano il partito nella legge elettorale e in Patto 2014” – A Renzi il deputato del Pd Dario Ginevra chiede un maggiore coinvolgimento dei gruppi parlamentari nelle decisioni:“I gruppi parlamentari del Pd sono stati scelti con il metodo delle primarie e per questo mi auguro che il nuovo segretario possa maggiormente ascoltarli e coinvolgerli nei processi decisionali in quanto diretta espressione dei territori". E aggiunge : "Troppo spesso si ha la sensazione che nel dibattito generale il Parlamento venga considerato come fosse una 'bad company', il tutto nella illusione che il meglio sia sempre fuori dalle istituzioni in carica. Sono certo che sia il Presidente Letta che il Segretario Renzi sapranno colmare questo gap di considerazione e di valutazione coinvolgendo pienamente, a partire dallo stipulando patto 'Impegno 2014' e dalla scelta della nuova legge elettorale, i gruppi parlamentari del Pd".

Schifani a SkyTG24: “Renzi sia chiaro, o dentro o fuori” - Critiche al segretario del Pd sono arrivate dal presidente del Nuovo Centrodestra Renato Schifani. “La nuova connotazione del Pd a guida Renzi è diversa rispetto al passato. Temo che sia diventato un partito di lotta e di governo. Renzi deve fare chiarezza: o sostiene il governo Letta oppure sia conseguente. Non si può stare al governo e fare l'opposizione al governo. Non si può criticare l'esecutivo standoci poi dentro" ha detto a Sky TG24 Mattina. E ha aggiunto: "C'è bisogno di una coalizione che sostenga il governo, andando avanti e lavorando insieme. La nostra scommessa è quella di partecipare al governo con responsabilità". Sulla legge elettorale e sulle tre proposte di Renzi Schifani poi afferma che il “Nuovo centrodestra è per il voto di preferenza, perché vogliamo restituire agli elettori il diritto di scelta dei propri eletti. Allo stesso tempo apriamo al modello del doppio turno, storicamente voluto dal Pd. Una scelta fatta perché garantisce maggioranze stabili, anche se sappiamo di correre il rischio che l'elettorato del centrodestra non vada a votare, come accade nei ballottaggi delle amministrative".

Lavoro: sit-in sindacati di base a sede Pd contro Jobs-act
- Intanto, l'Unione sindacale di base manifesta contro il Jobs-act di Matteo Renzi a Largo del Nazareno a pochi metri dalla sede del Pd (FOTO). In vista della Direzione una cinquantina di persone si sono riunite e con cartelli e dietro uno striscione con la scritta "Matteo Renzi chi?... Ancora lavoro senza diritti". Altre proteste sono in corso davanti le sedi del Pd di Milano, Torino, Napoli, “per dire basta a questo ennesimo attacco alle condizioni di vita di una generazione di giovani".

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