Lavoro, Ue plaude a Jobs Act di Renzi. Bonanni: ci convince

Politica

Il piano del segretario Pd: contratto di inserimento a tutele crescenti e assegno universale per chi perde il lavoro. Il commissario europeo: "Sembra andare nella giusta direzione". Ma Giovannini: "Richiede forti investimenti". Alfano: "Vecchia zuppa"

Le proposte contenute nel Job Act promosso dal segretario del Pd Matteo Renzi, anche se non ancora definitive, rappresentano "un nuovo programma" e sembrano "andare nella direzione auspicata dall'Ue in questi anni". E' questo il commento del commissario Ue per il Lavoro, Laszlo Andor, in una conferenza alla rappresentanza della Commissione Ue in Italia.
Le parole di Andor non sono le sole ad arrivare sul tema. Mentre, slitta l'incontro tra il segretario Pd e il presidente del Consiglio Enrico Letta, il jobs act resta infatti il tema caldo. 
Nella giornata di mercoledì 8 gennaio il sindaco di Firenze ha presentato le sue proposte per il lavoro, il cosiddetto Jobs Act (dalla semplificazione e la riduzione dei contratti a una legge sulla rappresentanza sindacale: le misure), che come spiega lui stesso “entro 8 mesi” dovrà essere operativo, con al centro del piano un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti e l'assegno di disoccupazione.
Letta attende direzione Pd del 16 gennaio - Il leader Pd rivendica come un "cambio di verso" il dietrofront del governo sulla detrazione di 150 euro ai professori. In realtà il premier si era accorto, a quanto si apprende, che il prelievo era un errore da correggere al più presto. Ma in questo periodo il presidente del Consiglio, più che alle polemiche, sembra interessato a chiudere al meglio gli impegni di governo per il 2014, riuscendo a coinvolgere tutti i partner di maggioranza a partire da Matteo Renzi. Per questo Letta aspetta di conoscere il piano lavoro, ancora in forma di bozza prima dell'ok della direzione del Pd del 16 gennaio.

Gli incontri Letta-Giovannini - Il premier, d'altra parte, non ha intenzione di fare solo da arbitro tra le richieste di Renzi e Alfano. In questi giorni sono frequenti gli incontri con il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, come con gli altri ministri per altri dossier, per mettere a punto, se non un contro-piano, almeno una serie di misure da amalgamare con il "jobs act". E tra queste, a quanto si apprende, si prevedono il potenziamento dei servizi per l'impiego, come chiede anche il sindaco di Firenze, l'aumento delle tutele con l'obiettivo di introdurre un sostegno di inclusione attiva e una semplificazione normativa per fare ordine nei contratti.

Bonanni (Cisl): "Jobs Act ci convince" - Il piano del lavoro di Matteo Renzi convince la Cisl. E' il segretario generale della confederazione di via Po, dai microfoni di Sky TG24, a commentare positivamente la proposta che il neo segretario Pd si appresta a girare alle forze politiche. "Siamo tendenzialmente favorevoli perché l'idea di dare forza ad un solo contratto eliminando tutti i contratti civetta, tipo le false partite Iva che servono solo a pagare meno i giovani, ci convince", dice.

Camusso: "Avremmo sperato in ambizione diversa" - Di tenore diverso la reazione di Susanna Camusso: "La Cgil ha iniziato a vedere le proposte del cosiddetto job act: avremmo sperato in una maggior ambizione, a partire ad esempio dalla creazione del lavoro o dalle risorse, penso alla patrimoniale, ma è già importante che il tema del lavoro sia tornato al centro".

Quagliariello a Sky TG24: Jobs Act? Finalmente lavoro diventa priorità


Giovannini: “Proposta Renzi richiede investimenti” - Anche il ministro del Lavoro Giovannini ha parlato della proposta di Renzi: “Non è nuova, ma va dettagliata meglio". "C'è poi da dire – ha aggiunto il ministro – che molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti".

Alfano: "E' la stessa vecchia zuppa" - Critico il vicepremier Angelino Alfano. "In questo momento siamo alle perifrasi, è la stessa zuppa di sempre il jobs act e lo dimostra l'apertura da parte della Cgil" ha detto alla presentazione del libro-manifesto di Ncd.

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