Congresso Pd, approvate le regole. Primarie l'8 dicembre

Politica

Intesa raggiunta quasi all'unanimità; un solo astenuto, Nico Stumpo. Le candidature per la carica di segretario vanno presentate entro l'11 ottobre. In caso di crisi di governo il percorso potrebbe cambiare

La direzione del Partito democratico ha approvato quasi all'unanimità (un solo astenuto, Nico Stumpo) le regole per il congresso di partito, che inizierà con la convenzione nazionale del 24 novembre e si concluderà con le primarie per il segretario l'8 dicembre.

Cosa prevede il regolamento
- Il regolamento approvato prevede che entro le 20 dell'11 ottobre vengano depositate alla commissione nazionale le candidature alla segreteria con le relative liste programmatiche. Candidature che devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'assemblea nazionale uscente oppure da un numero di iscritti compreso tra i 1.500 e 2.000 distribuiti in almeno cinque regioni. Non sarà inoltre necessario registrarsi in anticipo per poter votare alle primarie, ma lo si potrà fare lo stesso giorno del voto. Potranno partecipare al voto sia gli iscritti del Pd che tutti coloro che "dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito, sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell'albo pubblico delle elettrici e degli elettori". E' previsto inoltre un tetto di 200mila euro per le spese di campagna elettorale. Vietate inoltre le inserzioni pubblicitarie su radio, tv e giornali, mentre sono permessi cartelloni e volantini

Crisi di governo potrebbe fare cambiare percorso - Sullo svolgimento del congresso del Pd, resta però l'ombra di una possibile crisi di governo e delle potenziali elezioni anticipate. Il responsabile organizzazione del partito Davide Zoggia spiega dunque che "la direzione è convocata permanentemente, è chiaro che dovesse esserci la precipitazione delle cose la direzione valuterà il da farsi", decidendo eventualmente di modificare il percorso verso il congresso.

Renzi a colloquio con Epifani e Cuperlo - Matteo Renzi, che ha ascoltato la relazione del segretario seduto nelle ultime file, ha avuto dopo il voto dei colloqui con alcuni esponenti democratici, in particolare con il segretario Guglielmo Epifani e con Gianni Cuperlo, uno dei principali candidati alla segreteria.

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