Marino: "Io un marziano rispetto alla politica di Alemanno"

Politica

Il candidato sindaco del Pd alle comunali di Roma, ospite de Il sorpasso su SkyTG24, critica l’amministrazione degli ultimi anni: “Assunti amici degli amici”. E sul futuro del Partito democratico: "No a soluzioni a tempo". VIDEO

"Alemanno ha detto che sono un marziano? Lo ringrazio. L’ho preso come uno straordinario complimento. Mi sento certamente marziano rispetto a una politica che in questi anni ha determinato degli scandali enormi che hanno costretto alle dimissioni i vertici dell’azienda che si occupa dei trasporti pubblici e quelli della società che si occupa della raccolta rifiuti. Tutti accusati, e alcuni anche rinviati a giudizio, di aver assunto amici degli amici, senza concorsi".  Così il candidato sindaco per il Partito Democratico al Comune di Roma Ignazio Marino, replica alle critiche del sindaco Gianni Alemanno, che ha detto che lui con la Capitale "non c’entra niente".

Ospite de Il sorpasso, il programma di SkyTG24 condotto da Fabio Vitale che torna in vista delle elezioni del 26-27 maggio (scopri il percorso per le vie di Roma), Marino assicura: "Io non nominerò mai nessuno su indicazione di un partito ma solo sulla base di una valutazione sulle sue capacità".
E alla domanda sul perché della scelta di candidarsi come sindaco di Roma il senatore e chirurgo ha risposto: "I mio mestiere è stato cambiare gli organi. Soprattutto fegato, intestino, rene e quindi l'idea nella mia vita è stata quella di cambiare le cose quando non funzionano".

Nella lunga intervista, Marino ha toccato i temi centrali della campagna elettorale per le comunali di Roma. Come l'emergenza rifiuti. "La discarica di Malagrotta va chiusa. Uno studio scientifico ha dimostrato un aumento significativo dei tumori e di malattie cardio circolatorie e respiratorie. L'obiettivo è portare in 5 anni la raccolta differnenziata oltre il 50%, nella migliore delle ipotesi al 65-70%". O i trasporti, manifestando l'intenzione di "collegare con una tramvia Termini a Trastevere, i binari già esistono. A Roma abbiamo 166 tram e ogni mattina ne escono solo 90".  Quanto al Movimento 5 Stelle e alle voci che parlano di un patto segreto ha assicurato: "Non c'è nessun patto".

Al centro de Il sorpasso anche il futuro del Pd, dopo le dimissioni di Pier Luigi Bersani. "Non ho nessuna previsione - ha detto Marino - Penso che si debba in tempi più brevi possibili scegliere una donna o un uomo che sappiano guidare e possano guidare per i prossimi quattro anni il partito. Trovare soluzioni a tempo o di reggenza, una sorta di triumvirato o altre soluzioni del genere, non penso siano nell'interesse de Paese. Non ho un nome. In questo periodo mi sono concentrato solo su Roma".
E sui 101 franchi tiratori che non hanno votato per Romano Prodi come presidente della Repubblica dice: "Non ho idea di chi possano essere stati i 101 che hanno disatteso l'indicazione di voto del segretario Bersani. Penso che tutto questo abbia fatto precipitare il Paese in una situazione dove la figura di un vero servitore dello Stato come Giorgio Napolitano ha dovuto assumersi una responsabilità che, ne sono certo, egli stesso non voleva assumersi".

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