Monti presenta la lista in Lombardia: "Unire le energie"

Politica
Il premier Mario Monti

Il premier alla conferenza stampa di Albertini, Mauro e Ichino. Il "tridente", che corre al Senato, annuncia il manifesto 'Nasce a Milano la nuova politica'. "Chi è con me sceglie il futuro" dice il Professore e poi attacca centrodestra e sindacati

"Nessun imbarazzo". Mario Monti non ha dubbi, rispondendo ai giornalisti alla domanda se la presenza all'interno della sua lista del Senato in Lombardia di esponenti provenienti dalla sinistra come Pietro Ichino o dalla destra come Gabriele Albertini e Mario Mauro non possa creargli un certo imbarazzo.
"Hanno fatto scelte future piuttosto che passate -ha spiegato Monti- decidendo di schierarsi sulle nostre idee per fare le riforme". All'osservazione che la lista presentata da Mario Monti contenga non solo esponenti del mondo civile ma anche del mondo politico "sarebbe stato un atteggiamento elitario pensare che la società civile sia il solo luogo in cui si concentrano le virtù mentre i vizi stiano dalla parte politica. Certa politica ma modificata -ha proseguito- e si può fare fondendo le energie della società civile con la società politica".
Monti, presentando a Milano il progetto della sua Lista che in Lombardia appoggerà Albertini come candidato governatore, nel giorno in cui sia Roberto Maroni che Umberto Ambrosoli parlano del proprio programma in due conferenze stampa, critica poi alcuni sindacati: "Tante volte - spiega - le istanze etiche genuinamente sentite di certe organizzazioni politiche-sociali finiscono per non fare l'interesse" dei lavoratori "o delle categorie che vogliono tutelare, ma il loro danno".

Le critiche a Berlusconi - Il premier riserva poi ancora punture di spillo a Berlusconi. E' a lui, anche se non lo nomina, che il Professore si riferisce quando ricorda che avrebbe potuto accogliere "la nobile proposta che mi era stata rivolta di prendere la guida dei moderati italiani, in quel momento corredata da una lusinghiera valutazione dell'azione del governo, la settimana dopo diventata 'disastrosa', quando ho detto di non essere disponibile".

"E avrei montato tutto questo per un pareggio al Senato?" - Il Professore torna poi a ricordare che "secondo alcuni, stando tranquillo nel mio seggio di senatore a vita, potevo avere posizioni di maggior prestigio", prima di chiedere ai giornalisti se "davvero pensate che avrei messo in piedi tutto questo per rendere più divertente la vita al Senato?", ovvero per puntare a un sostanziale 'pareggio' alle urne che consegni ai centristi un ruolo di ago della bilancia.
Ma Monti parla anche dell'invito dell'Authority a far rispettare le regole: "Sono d'accordo", spiega, e "confido che, considerato che ci sono anche altri personaggi con forte tendenza e magistrali capacità all'esposizione televisiva, le regole siano fatte rispettare severamente".

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