Primarie, esposto dei 4 candidati contro Matteo Renzi

Politica

Bersani, Vendola, Puppato e Tabacci accusano il sindaco di Firenze di aver violato le regole per una pubblicità che invita gli elettori a registrarsi per il ballottaggio. La replica: "Perfettamente in regola, esposto bulgaro"

Pier Luigi Bersani, Bruno Tabacci, Laura Puppato e Nichi Vendola hanno presentato un esposto ai Garanti contro Matteo Renzi. L'accusa è "palese violazione del codice di comportamento dei candidati e dei principi regolamentari" (qui il pdf) per le pubblicità a pagamento. I 4 chiedono di prendere "ogni necessaria misura" in proposito. L'episodio fa riferimento alle pagine a pagamento, comparse oggi 29 novembre su due quotidiani, in cui si invita alla registrazione in vista del ballottaggio.

La notizia dell'esposto è stata data dallo stesso collegio dei garanti. L'appello di 'domenicavoto' è riconducibile alla fondazione Big Bang di Matteo Renzi. A lui si imputa di avere "violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicità sui giornali", ha spiegato Paolo Fontanelli, rappresentate di Bersani. Non solo. "C'è evidentemente uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza", ha assicurato.

"Il sito http://www.domenicavoto.it è perfettamente in linea con le regole delle primarie - è il commento su Twitter di Renzi - Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai".
"Quella pagina e quello che sta scritto qui è assolutamente in linea con quelle che sono le regole che vengono propinate dal comitato nazionale", aggiungono dal comitato, prima di attaccare con Giuliano da Empoli, responsabile del programma: "Ci siamo addormentati negli Usa con questo bel confronto in tv; ci risvegliamo in Bulgaria con questo esposto di 4 candidati, di cui tre già trapassati. Da una parte un appello per il voto; dall'altro questo esposto bulgaro".

Puppato: " Un bambino capriccioso" - "Renzi con il comportamento delle ultime ore sembra un bambino capriccioso che non ammettendo sconfitte scalcia per vincere e rischia di far sfociare in rissa quella che è stata una grande prova di democrazia", è il commento di Laura Puppato. "La pubblicità su Facebook, l'invito attraverso pagine a pagamento pubblicate sui quotidiani a registrarsi via mail contravvenendo alle regole che ci siamo dati, sono una pessima rappresentazione della voglia di vincere a prescindere dalla correttezza", aggiunge la candidata alle primarie di centro sinistra, sconfitta al primo turno.

Bersani: "Da quando sono segretario molte cose cambiate" - Intanto Bersani replica a chi lo accusa di poca innovazione: "Da quando sono segretario di questo partito - dice a SkyTG24 - molte cose sono cambiate, sono andate avanti, se siamo qui al centro dell'attenzione con queste primarie credo di esserci messo del mio". Il segretario Pd poi aggiunge: "Penso che non faremo né tavoli né tavolini con Renzi. Chi perde continuerà a fare il suo mestiere fino a scadenza". Poi, in serata, ha ribadito: "Le regole vengono prima del consenso. "Chi si candida a governare deve dare l'esempio per rispetto di questo principio". E a chi vuole votare domenica, non avendolo fatto al primo turno, Bersani reitera: "Venite pure a votare, ma strettamente nelle regole che abbiamo stabilito".

Renzi: "Chiusa la discussione sulle regole io gioco" - "A noi queste regole non piacciono - dice invece Matteo Renzi - non mi convincono. Chiusa la discussione sulle regole, io gioco. Ma sia chiaro: se perdo non me la prendo con le regole. Basta con la logica del vittimismo. Per il futuro spero che il Pd sia più attento".
Renzi ha però anche aggiunto che "Margherita Hack ha detto che vorrebbe votare al secondo turno, ma a causa di impegni scientifici non ha potuto registrarsi prima del primo turno: ora ve lo immaginate Margherita Hack che va a portare la giustificazione a Nico Stumpo? E' una roba da barzelletta" (VIDEO)

Vendola attacca Renzi- "Matteo Renzi con la sua spavalderia sta devastando il significato delle primarie. Incarna l'inciucio sublime, quello tra sinistra e populismo" dice il leader di Sel Nichi Vendola che conferma il suo pieno appoggio a Bersani. "Un voto di sinistra non può che andare a Bersani, tanto più in queste ore davanti allo spettacolo della crisi di nervi del giovane sindaco di Firenze". Lo dichiara il  leader di Sel Nichi Vendola. "A maggior ragione - aggiunge - il voto  non può non essere per un profilo riformatore e genuino come quello di Pier Luigi Bersani" (VIDEO).

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