Pensioni, Fornero: "Sono 65mila i lavoratori esodati"

Politica

Il ministero fornisce la stima di coloro che rischiano di trovarsi senza lavoro e senza pensione. E precisa: le risorse a disposizione sono adeguate "per corrispondere a tutte le esigenze. Fugato ingiustificato allarmismo". Cgil: dati sballati

Secondo il ministero del lavoro "è di circa 65mila" il numero dei lavoratori esodati, cioè coloro che avevano accettato di lasciare le aziende in crisi contando di poter andare in pensione entro pochi mesi, mentre la riforma previdenziale che aumenta i requisiti anagrafici li lascia senza pensione e senza lavoro. Perciò, fa sapere il ministro Fornero con una nota, "l'importo finanziario individuato dalla riforma delle pensioni, attuata col decreto Salva Italia, è adeguato a corrispondere a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive”.

Nella nota il ministro spiega di aver ricevuto oggi 12 aprile "i risultati dell'analisi compiuta dal tavolo tecnico istituito per le problematiche relative ai cosiddetti salvaguardati". Secondo la nota "il lavoro dei tecnici è stato guidato dall'obiettivo di evitare che lavoratori in prossimità del pensionamento si trovino senza reddito e senza pensione, nonché ispirato dai criteri della trasparenza e dell'equità, al fine di evitare disparità di trattamento fra situazioni analoghe".

Circa le cifre riferite, la Fornero precisa che l'importo "era il frutto di stime prudenziali che hanno reso possibile includere anche quanti, successivamente introdotti da emendamenti parlamentari al decreto Milleproroghe, non erano compresi nella platea originariamente prevista".
"Si è data così risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un ingiustificato allarmismo", dice ancora il comunicato. La Fornero conclude che "sulla base di tutto ciò, si procederà nelle prossime settimane all'emanazione del previsto decreto ministeriale”. Il ministro, conclude il comunicato, sta altresì valutando, per specifiche situazioni e con criteri analoghi, l'ipotesi di un intervento normativo per trovare soluzioni che consentano a lavoratori interessati da accordi collettivi stipulati in sede governativa entro il 2011, comunque beneficiari di ammortizzatori sociali finalizzati all'accompagnamento verso la pensione, di accedervi secondo le previgenti regole".

Contro gli effetti della riforma delle pensioni, Cgil Cisl e Uil avevano indetto uno sciopero generale per il 13 aprile. Tra i problemi sollevati dai sindacati anche quello degli esodati. E la nota del ministro non fa cambiare loro idea. "Dati sballati. Il governo scherza con il fuoco", è il commento della Cgil al comunicato dal ministero. "Il dubbio - continua la Cgil - è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e non si voglia risolvere il problema" per non "ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale".

Anche il leader della Cisl Bonanni critica le stime del ministero. La cifra di 65 mila esodati annunciata dal ministro del Lavoro Elsa Fornero, dice Bonanni, "è credibile secondo i criteri utilizzati dal governo. I due anni stabiliti dal Milleproroghe sono troppo pochi, e abbiamo chiesto di portarli a 48 mesi per non lasciare per strada decine di migliaia di persone. Stare a 24 o a 48 mesi cambia molto: la differenza sono decine di migliaia di lavoratori".

Fonti tecniche confermano che il numero di 65 mila lavoratori 'salvaguardati' rispetto all'aumento dell'età per la pensione in seguito alla riforma e interessati da accordi di prepensionamento fa riferimento solo a coloro che matureranno i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro i prossimi 24 mesi.

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