Il governo: "Sì ai funerali di Stato per Placido Rizzotto"

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Dopo l'identificazione dei resti del sindacalista siciliano ucciso 64 anni fa, il Consiglio dei ministri approva la richiesta avanzata dal quotidiano l'Unità. "Una figura emblematica della lotta contro la mafia". Decisione analoga anche per Lamolinara

Una "figura emblematica della lotta contro la mafia": così il Consiglio dei ministri di venerdi 16 marzo motiva la decisione di farsi carico delle spese per i funerali di Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso da Cosa nostra a Corleone 64 anni fa e i cui resti sono stati identificati solo pochi giorni fa grazie alla Polizia scientifica di Palermo. 
Nel comunicato - nel quale si legge che anche Franco Lamolinara (ucciso in Nigeria nel blitz inglese) avrà esequie di Stato - si fa presente che i funerali avranno luogo "una volta terminati gli accertamenti tecnici sui resti recuperati".
La richiesta era partita da un'iniziativa del quotidiano L'Unità, che nei giorni scorsi aveva anche ospitato una lettera-appello del nipote di Rizzotto, suo omonimo.

Chi era Placido Rizzotto - Rizzotto, socialista, era un sindacalista: tornato dalla guerra partigiana nella Carnia, aveva organizzato i contadini e i braccianti ed era diventato segretario della Camera del lavoro.
Aveva promosso anche la cooperativa agricola ''Bernardino Verro'' per ottenere l'assegnazione delle terre incolte. Entrò subito in contrasto con i gabelloti e con la cosca mafiosa guidata dal medico Michele Navarra, poi ucciso nel 1958 dagli uomini di Luciano Liggio.
La sfida alla mafia lo condusse alla morte. Il 10 marzo 1948 venne sequestrato e poi ucciso sotto gli occhi di un pastorello di 12 anni, Giuseppe Letizia, che fece i nomi di Luciano Liggio e del suo amico Pasquale Criscione prima di essere ricoverato in ospedale in preda a un delirio febbrile.
Questa, almeno, era la diagnosi dei medici. Subito dopo il ragazzo morì per una ''tossicosi'' provocata dai farmaci. E' rimasto il sospetto che fosse stato avvelenato nell'ospedale di cui era primario il dottor Navarra.

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