Manovra, la fiducia passa alla Camera

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I sì sono stati 316, i no 310. Il via libero al provvedimento arriverà in serata con il voto. Approvato odg contro l'esenzione Ici della Chiesa. Bersani: "Provvedimento non credibile". Marcegaglia: "Non risolve i problemi dell'Italia"

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Ultimo passaggio parlamentare per la manovra economica. Nel giorno in cui la Banca d'Italia ha lanciato l'allarme sul debito pubblico ("non è mai stato così alto"), l'Aula della Camera ha confermato la fiducia al governo. I sì sono stati 316, 310 i no. Ma il via libera definitivo al testo sul risanamento dei contri arriverà in serata: alle 18,30 sono iniziate le dichiarazioni di voto sul provvedimento.
In Aula prima del voto di fiducia non sono mancati gli imprevisti. Durante l'intervento del capogruppo della Lega, Roberto Reguzzoni, alcuni manifestanti nella tribuna ospiti hanno esposto uno striscione con scritto: "Basta Lega, Basta Roma, Basta tasse".

Odg contro l'esenzione Ici della Chiesa - Nel corso dei lavori la Camera con 254 voti a favore, 185 contrari e 137 astenuti, soprattutto nelle fila di Lega e PdL, ha approvato un ordine del giorno sulla manovra di finanza pubblica presentato dal deputato di FLI Enzo Raisi, per la revisione delle esenzioni fiscali di cui beneficia la Chiesa.  Il testo dell'odg richiede di far pagare l'Ici  sugli immobili della Chiesa  destinati a "attività commerciali, anche se esercitate non in via esclusiva". Esenzione confermata, invece, solo per gli immobili destinati ad attività commerciali accessorie fino ad un fatturato massimo di diecimila euro annui.

Dure critiche da Confindustria - Sul testo intanto arrivano dure critiche da Confindustria. "Anche questa manovra non risolve i problemi dell'Italia - ha commentato il presidente degli industriali Emma Marcegaglia - se noi continuiamo a crescere con zero, non riusciremo a fare nulla. Tornare a crescere è essenziale e questa manovra non ha nulla per tornare a crescere.
"Certamente noi dobbiamo aprire una grande riflessione per due operazioni che vanno al di là della manovra: crescita e debito pubblico", ha commentato il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto, mentre il segretario Pd Bersani ha giudicato il provvedimento "non sufficientemente credibile perché ingiusto". Parole a cui ha risposto Ignazio La Russa dicendo che "siamo molto attenti alle parole del presidente di Confindustria, ma siamo anche in  grado di smentirla quando dice cose che non sono attinenti alla  verità".

Incontro Napolitano - Berlusconi - Intanto nel corso della mattinata il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale il premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta. La notizia è stata comunicata con una nota ufficiale del Colle ma non ci sono ancora indiscrezioni sul contenuto del colloquio.

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